La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, puzza insopportabile dal parco naturale di Molentargius: esposto ambientalista

Cagliari, puzza insopportabile dal parco naturale di Molentargius: esposto ambientalista

Gruppo di intervento giuridico segnala il disagio degli abitanti di tre quartieri ammorbati dai miasmi

19 settembre 2017
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CAGLIARI. Il Gruppo d'Intervento Giuridico ha presentato una segnalazione alla Procura di Cagliari sugli odori sgradevoli di bruciato e soffocanti che da alcuni giorni interessano una vasta zona di Quartu, nei pressi dello stagno di Molentargius.

«Da giorni alcuni quartieri di Quartu (Santo Stefano, Su Idanu, zona Musicisti) sono appestati da odori nauseabondi - denuncia l'associazione ecologista - e secondo il vento prevalente, maestrale o levante, tale privilegio raggiunge Cagliari o i centri dell'area vasta cagliaritana. Ma qual è la causa? Molto probabilmente la combustione, lenta e pervicace, di rifiuti di varia natura e sostanze non conosciute nella zona umida d'importanza internazionale di Molentargius, nell'area vicina alle Vie Bizet e Malipiero, Parco naturale regionale, zona umida d'importanza internazionale, sito di importanza internazionale (S.I.C.), zona di protezione speciale (Z.P.S.), area a tutela integrale in base al piano paesaggistico, eppure uno dei siti naturalistici più importanti d'Europa è stato trattato spesso e volentieri come una discarica abusiva, anche di rifiuti tossici».

L'esposto è stato inoltrato anche al Consorzio di gestione del Parco naturale regionale «Molentargius - Saline», al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, ai Carabinieri del Noe. «In attesa di rapidi interventi di bonifica e tesi ad accertare le responsabilità del disastroso inquinamento - conclude l'associazione ecologista - rimane una considerazione: davanti a disastri ambientali e sanitari come questi appare veramente singolare (per non dire altro) proporre e insistere verso un parco - minestrone comprendente Molentargius, Le Saline, Santa Gilla e la Sella del Diavolo. Manca la normale gestione e l'ordinaria tutela ambientale e c'è chi vorrebbe realizzare l'ennesimo carrozzone inefficiente e dispendioso».

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