La Nuova Sardegna

Cagliari

Abellì un'aiuola con dei fiori: multato e costretto a demolirla

Luciano Onnis
L'aiuola prima e dopo l'abbellimento: ora la demolizione
L'aiuola prima e dopo l'abbellimento: ora la demolizione

Disavventura per un barista di Villacidro amante del decoro urbano

16 novembre 2017
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VILLACIDRO. Lo scorso fine settembre la polizia municipale lo aveva multato di 848 euro perché aveva piantato fiorellini in una piccola aiuola sul marciapiedi dove tempo fa c’era un albero ornamentale del viale e che poi, dopo che la pianta era stata fatta abbattere dall’ufficio tecnico comunale, si era trasformata in un contenitore di erba secca, rifiuti di strada e toilette per i cani.

Stefano Vacca, 37 anni, titolare nella centralissima via Repubblica del bar Pausa Loca, si è visto adesso intimare dalla polizia municipale di demolire il piccolo cordolo in pietra che delimitava l’aiuola perché “opera abusiva”. Il barista, suo mal grado, ha provveduto all’imposizione e ha smantellato l’aiuola che aveva realizzato per sottrarre quel quadratino di terra sul marciapiedi al degrado urbano. Entro il 26 novembre presenterà ricorso contro la multa, ma intanto ha ripristino il piccolo ricettacolo di immondizia.

A settembre aveva trasformato quel fazzolettino di terreno pubblico in una aiuola fiorita. Mai l’avesse fatto, non aveva un’autorizzazione scritta (solo verbale da parte di un assessore) e non doveva soprattutto realizzare a protezione di quel piccolo recinto verde un cordolo rustico con sassi raccolti altrove. Una barriera alta una decina di centimetri, quanto i cordoli di altre aiuole nei marciapiedi del paese. Per l’opera che sarebbe potuta essere considerata meritoria, la polizia municipale, su segnalazione dell’ufficio tecnico comunale, gli comminò una multa di 848 euro considerandola un’opera non autorizzata.

Dopo l’accaduto, Stefano Vacca pubblicò un video che diventò subito virale dell’aiuola incriminata, ottenendo migliaia di attestazioni di solidarietà da ovunque. “Dopo il taglio degli alberi – raccontò allora Stefano Vacca – le aiuole sono diventate contenitori per rifiuti di ogni genere perché le strade non vengono pulite. Le piante non sono mai state sostituite e ho pensato semplicemente di fare qualcosa, insieme agli altri esercenti della zona, per il decoro urbano di quella parte di via di fronte al mio locale”. Ieri la polizia municipale ha intimato al barista di rimuovere il cordolo abusivo e lui ha ottemperato. Ha smantellato l’aiuola e tolto le piantine di fiori.

“Le pianterò nell’orto di famiglia dato che in municipio non vogliono che il nostro paese venga abbellito”, ha detto sconsolato il barista.

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