La Nuova Sardegna

ORROLI. Col passare delle ore cresce l’angoscia per la sorte di Cristian Farris, il ciabattino ventisettenne di Orroli scomparso dal paese del Sarcidano lunedì 21 ottobre poco prima dell’imbrunire. Infruttuose sono state anche ieri le ricerche effettuate dalla “taske force” allertata dalla prefettura di Nuoro che si sono concentrate nelle campagne tra Escalaplano e Orroli e quelle dei familiari e degli amici che sono state condotte a Cagliari dove più di qualcuno sostiene di aver visto il ragazzo aggirarsi disorientato ed in stato confusionale sotto i portici di via Roma. Avvistamenti allo stato attuale risultati privi di oggettivi riscontri e di fondamento.

I familiari per comunicare la scomparsa di Cristian Farris hanno predisposto una locandina con la foto del ragazzo che hanno postato su facebook e affisso nei posti maggiormente trafficati sia a Cagliari che nei centri dell’hinterland. Sono convinti che il ragazzo non si sia allontanato spontaneamente”Siamo disperati, dateci una mano d’aiuto a ritrovarlo ha implorato anche ieri la madre Giulia Sulis- Cristian rientra a casa. Siamo tutti in pena per te”. La madre, il padre Efisio, la sorella Vanessa e il fratello Walter si augurano che non gli sia successo qualcosa di grave. Il silenzio dell’artigiano è inquietante e non lascia sperare niente di buono soprattutto dopo il ritrovamento del suo furgone Daily Iveco bruciato nelle campagne tra Escalaplano e Orroli, in località “Minda”, in una zona impervia e fuori mano, a valle del ponte sul fiume Flumendosa e della strada provinciale 115 che collega Orroli con Escalaplano, nei pressi del limite di confine tra il Sarcidano e l’Ogliatra.

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All’interno del furgone i carabinieri derlla stazione di Escalaplano e della compagnia di Ierzu hanno rinvenuto un cellulare bruciato che si presume sia del ragazzo scomparso. E’ sparito anche uno dei tre cani, un meticcio di colore nero, che seguiva Cristian Farris come un’ombra, quando si recava in campagna per accudire diversi animali, pecore e capre, che allevava per passione e per arrotondare le entrate.

Al momento della scomparsa Cristian Fodde, capelli e occhi castani, alto 173 centimetri, indossava un maglione nero a strisce bianche e viola, pantaloni di fustagno, e calzava scarpe di pelle. Anche ieri decine di persone hanno partecipato alle ricerche coordinate in prima persona dal capitano Elias Pasquale Ruiu, comandante della compagnia di Isili. E’ stata per l’ennesima volta setacciata palmo a palmo la zona di Minda, dove è stato rinvenuto il furgone bruciato, e quella di “Is Murdegus” dove il ciabattino ha un “tancato” e detiene gli animali. Oltre ai carabinieri delle stazioni del Sarcidano hanno partecipato i colleghi della stazione di Escalaplano e della compagnia di Jerzu, i volonatari della protezione civile di Sadali, Laconi e Goni, e i cinofili della “Guardian dogs Italia onlus” di Cagliari con “Ram”, un pastore belga Malinois, specializzato in ricerca persone e esplosivi, condotto da Mariano Granara. Tutti si sono dati appuntamento nella caserma carabinieri di Orroli, il quartier generale. Alle operazioni di ricerca hanno partecipato anche il nucleo sommozzatori del comando provinciale di Cagliari dei vigili del fuoco che hanno scandagliati il fiume Flumendosa e la diga che si trova nei pressi del luogo in cui è stato trovato il furgone rubato.

Le squadre impegnate nelle ricerche a terra sono state coordinate da una unità di comando locale (ucl) del comando provinciale dei vigili del fuoco di Nuoro.