La Nuova Sardegna

Cagliari

Botti di fine anno, appello della polizia per la sicurezza

Botti di fine anno, appello della polizia per la sicurezza

Incontri con i bambini per spiegare come difendersi dai pericoli dei fuochi d'articificio mal costruiti e per sottolineare che mai si devono raccogliere da terra petardi e bombe inesplosi

27 dicembre 2019
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CAGLIARI. Festeggia in sicurezza. È l'invito che parte dalla questura di Cagliari contro i botti di fine anno per scongiurare le conseguenze, a volte drammatiche, delle esplosioni. Una campagna che punta soprattutto alle scuole con gli artificieri che spiegano ai bambini e ai ragazzi tutti i pericoli di petardi e «bombe-carta». Un invito a utilizzare eventualmente solo giochi pirotecnici legali osservando tutte le istruzioni che devono essere allegate alle confezioni. Nelle scorse settimane la polizia ha incontrato decine di bambini degli istituti del Cagliaritano. Mostrando i modellini dei vari botti illegali diffusi nel mercato.

«Bisogna stare molto attenti - ha spiegato l'ispettore Marco Mele - perché alcuni artifizi mal costruiti non consentono a chi li accende di allontanarsi per tempo perché magari la miccia è corta e l'esplosione è immediata». Le regole sono chiare: i botti non possono essere usati sotto i 14 anni. E i più elaborati artifizi, ad esempio quelli che illuminano e colorano il cielo, non possono essere utilizzati da chiunque ma solo da chi è autorizzato e ha la licenza. «Cerchiamo di sensibilizzare i bambini - ha spiegato Mele - per far conoscere le regole anche in famiglia».

Altro avvertimento: mai raccogliere petardi e bombe inesplosi trovati per terra.

I dati nella provincia di Cagliari sono abbastanza confortanti: non ci sono stati grandi sequestri di materiale esplosivo. Un appello arriva anche dal Servizio per la Tutela del Benessere Animale dell'Ats Sardegna: un invito i sindaci a ridurre, o possibilmente vietare, l'utilizzo dei botti di fine anno nelle proprie municipalità a tutela degli animali. «In questo periodo dell'anno - si legge in una nota - molti piccoli animali (soprattutto cani e gatti) abbandonano le proprie sedi domestiche o territoriali in preda allo spavento e al panico. Questo fenomeno, oltre ad incrementare il randagismo, influisce in modo sensibile sul numero degli incidenti stradali nelle reti viarie extraurbane».(Ansa).

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