La Nuova Sardegna

Cagliari

Spaccio di droga nel centro di Cagliari: arresti e altre misure cautelari

Luciano Onnis
La conferenza stampa in questura
La conferenza stampa in questura

Un giro di dieci persone scoperto dalla polizia nell'operazione ribattezzata "Via Roma"

09 gennaio 2020
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CAGLIARI. Offrivano droga anche ai turisti appena sbarcati nel porto dalle navi da crociera, la loro era nella zona della Marina una azione di spaccio in tutte le ore del giorno e della notte. Una “presenza di tipo militare” l’ha definita il capo della squadra mobile Roberto Pititto illustrando l’operazione di polizia che ha portato all’arresto di dieci cittadini stranieri, otto gambiani e due senegalesi, accusati di spaccio continuato di hascisc in via Roma e nella zona della Marina in genere, dove riuscivano a vendere circa cinquanta dosi al giorno. La loro base operativa erano le panchine davanti ai portici di via Roma, dove stazionavano permanentemente in attesa di clienti di ogni tipo: giovanissimi, adulti, studenti, operai, perfino qualche professionista e anche minorenni. Tre sono finiti in prigione a Uta, uno ai domiciliari e sei hanno l’obbligo di firma. La misura cautelare in carcere riguarda i gambiani Samba Bobb, 28 anni, Badara Camara, di 30, e Muhammed Fikjera, di 29; ai domiciliari Fansou Fofanna, 36 anni del Senegal. Uno degli stranieri è ancora irreperibile. Per tutti l'accusa è di spaccio di droga in concorso. Le indagini della Mobile sono partite nel settembre scorso e sono proseguite fino a tutto novembre.

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Gli investigatori hanno monitorato l'attività di spaccio nella Marina effettuata costantemente dagli immigrati, tutti richiedenti asilo e in attesa della decisione del ricorso presentato dopo la bocciatura della domanda. Alcuni di loro sono stati anche arrestati in flagranza, ma data la modica quantità di droga che risultava in loro possesso e spacciata, tornavano in libertà subito in libertà. Dalla loro postazione di spaccio rifornivano di dosi i clienti in concorso fra loro: c’era chi la offriva, chi an-dava a prenderala in un nascondiglio lì vicino )aiuole e cassonetti della spazzatura davanti ai portici), chi la consegnava e chi incassava i soldi. Ieri, a conlusione di accertamenti e prove raccolte, il gip Muscas del tribunale di Cagliari, su richiesta del pm Massidda, ha disposto le ordinanze cautelari, eseguite nel corso dell’intera giornata da decine di poliziotti della squadra mobile. «Abbiamo restituito un’area complessa e frequentatissima da turisti e residenti come la Marina alla tranquilla fruizione dei - detto il capo della Mobile Pititto -, continueremo a monitorare costantemente la situazione e all’occorrenza intervenire».

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