La Nuova Sardegna

Cagliari

Capoterra, latitante scoperto e arrestato sui monti dai Forestali

Capoterra, latitante scoperto e arrestato sui monti dai Forestali

Non era rientrato il mese scorso da un permesso nel carcere di Alghero

16 gennaio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





CAPOTERRA. Era considerato a tutti gli effetti latitante dallo scorso mese di ottobre quando non rientrò da un permesso nel carcere di Alghero dove era detenuto per rapina, lo hanno arrestato ieri 15 gennaio nei monti di Capoterra, dove viveva alla macchia, gli uomini del nucleo investigativo dell’ispettorato di Cagliari del Corpo forestale e della locale stazione nel corso di un’operazione anti bracconaggio. Si tratta di Enrico Garau,54 anni, di Capoterra, che aveva fatto ritorno nella sua zona dopo non essere tornato il 22 ottobre in carcere, dove avrebbe finito di scontare una condanna a 9 anni nel 2024.

A seguito di un'attività di presidio e controllo del territorio, i Forestali avevano hanno individuato in località Bacchi Alinu, sui monti di Capoterra, una baracca mimetizzata nel folto della vegetazione. Il capanno si presentava a prima vista in stato di abbandono ma alcuni elementi, come il letto con le lenzuola e la presenza di vivande, dimostravano che fosse abitata e frequentata. Inoltre, in prossimità della baracca era stato realizzato un sentiero funzionale all'esercizio dell'uccellagione. I ranger, coordinati dal commissario Fabrizio Madeddu, hanno proceduto quindi ad un’attività di appostamento e controllo e hanno così accertato che nei pressi si aggirava una persona con abbigliamento mimetico e zaino.

Mercoledì è scattata l‘operazione. Intorno alle ore 12 in un sentiero in prossimità della baracca è stato bloccato l’individuo, che non opponeva resistenza. A seguito della perquisizione, l’uomo è risultato in possesso di un coltello di genere proibito e di 4 munizioni caricate con pallettoni. L'identificazione ha consentito di stabilire che si trattava di Enrico Garau, 54enne di Capoterra, latitante dal 22 ottobre 2019 poiché evaso dalla casa di reclusione di Alghero dove stava scontando una pena di 9 anni per rapina, con fine pena prevista a settembre 2024. Non si era ripresentato in carcere dopo un permesso di 3 giorni, dandosi alla macchia.

Dopo il fermo sono state eseguite le perquisizioni nei diversi nascondigli individuati, tra cui anche un anfratto roccioso, nel quale si rinvenivano lacci per catturare cervi e cinghiali, reti per l'uccellagione, nonché 96 munizioni costituite da cartucce caricate a pallettoni e da proiettili di fucile calibro 273. Dagli elementi raccolti e dal materiale sequestrato, è emerso Garau traeva sostentamento grazie all'attività di bracconaggio, praticata con fucile e lacci. Processato questa mattina 16 gennaio per direttissima per la sola evasione, è stato condannato ad 1 anno e tre mesi di reclusione e rinchiuso nel carcere di Uta. Sono ora in corso indagini da parte dei Forestali per verificare la rete di complicità che ha coperto la latitanza, considerato che l’area dove il latitante è stato fermato è una zona di caccia.(luciano onnis)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative