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Cagliari

Villamar, banda del buco in azione: ma un ragazzo di 17 anni resta prigioniero dentro le Poste

di Luciano Onnis
Villamar, banda del buco in azione: ma un ragazzo di 17 anni resta prigioniero dentro le Poste

Assalto nella notte al bancomat: erano in tre, uno si è introdotto nell'ufficio per forzare l'apparecchio dall'interno. Quando è scattato l'allarme ha finto un sequestro di persona. Ma non ha ingannato i carabinieri

02 febbraio 2020
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VILLAMAR. Contorni kafkiani nel fallito tentativo di scardinare il bancomat di Poste Italiane nel corso della notte tra ieri e oggi, domenica 2 febbraio, a Villamar. Protagonisti tre giovanissimi malviventi, uno dei quali, minorenne, è rimasto incastrato dentro l'ufficio quando sono arrivati i carabinieri e per far credere di essere lui una vittima si è autolegato e imbavagliato maldestramente con nastro adesivo affermando di essere era stato sequestrato e portato lì a forza dagli scassinatori.

Un racconto inverosimile che ovviamente non è stato creduto e il ragazzo, un 17enne di Villamar, è stato accompagnato su disposizione della Procura del tribunale dei minori nel carcere minorile di Quartucciu. I carabinieri della compagnia di Sanluri e della stazione di Villamar stanno ora cercando i suoi complici, che potrebbe però anche essere uno solamente.

Nella notte i ladri hanno dato l’assalto al bancomat dell'ufficio postale di via Azuni e nel tentativo di scardinarlo hanno pensato di agire anche dall’interno per forzare la macchinetta di erogazione delle banconote. Per fare questo è stato aperto un varco nel muro esterno e lì si è infilato uno della banda, presumibilmente il più esile e minuto dato il foro ridotto praticato. Intanto però, come anche un dilettante del crimine avrebbe ipotizzato, è scattato l’allarme collegato all'istituto di vigilanza che ha subito allertato la centrale operativa della compagnia carabinieri di Sanluri.

Sul posto sono state convogliate tutte le pattuglie in servizio nel territorio. Giunti sul posto, i militari della Radiomobile hanno trovato solo il piccolo varco aperto nel muro, gli scassinatori erano già fuggiti. Ma grande è stata la sorpresa quando entrati nelle Poste con il personale della vigilanza hanno trovato un ragazzo maldestramente legato mani e piedi e imbavagliato con nastro adesivo trovato nell’ufficio bancario.

Non riuscendo più a uscire dal buco da cui era entrato e visto l’arrivo dei carabinieri, ha pensato alla messinscena. I militari lo hanno liberato e, probabilmente, sorriso abbondantemente davanti al suo racconto. E’ stato immediatamente riconosciuto dai carabinieri perché figlio di un uomo con precedenti penali e già noto ai militari del paese per il suo comportamento tutt’altro che esemplare. E' accusato di tentato furto.

La caccia ai suoi complici, coordinata dal capitano Aldo Meluccio, comandante la Compagnia di Sanluri, è tutt’ora in atto e sarebbero già in via di individuazione amici e coetanei del 17enne arrestato.

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