Uta, porta la droga in carcere al compagno nascondendola nella vagina
L'uomo ha poi celato l'ovulo con la marijuana nell'intestino retto: ma le manovre sono state scoperte dalle guardie carcerarie
UTA. Va a colloquio dal compagno detenuto nel carcere di Uta e gli porta quasi 50 grammi di marijuana dentro un ovulo inserito nella vagina che poi lui nasconde a suo volta inserendolo nell’intestino per via rettale. L’articolato passaggio non è però sfuggito a un agente della polizia penitenziaria che intuito che fra i due stava succedendo qualcosa di sospetto, ha attivato una serie di controlli che hanno portato a scoprire quanto avvenuto nella saletta dei colloqui.
Il fatto è accaduto nel pomeriggio di ieri 14 febbraio, protagonisti il detenuto cagliaritano D.C. e la compagna originaria di Sanluri. A dare notizia del fatto accaduto nell’istituto penale di Uta è il coordinatore regionale della FP Cgil Polizia Penitenziaria Sardegna, Sandro Atzeni, secondo il quale “sarebbe questa un tecnica ricorrente per introdurre stupefacenti in carcere”.
“Nonostante le scarse risorse a disposizione, peraltro sempre meno sostenute – scrive Atzeni in un comunicato -, è continua la lotta contro i costanti tentativi di introduzione di stupefacenti negli Istituti di pena. In certi casi basterebbero anche semplici provvedimenti, uno fra tutti il tipo di abbigliamento da indossare da parte dei familiari in visita ai propri congiunti detenuti”.
Il coordinatore regionale della FP Polizia Penitenziaria ha anche espresso al personale operante i propri complimenti “per l'ottimo risultato raggiunto in questa operazione di vigilanza e controllo in una struttura carceraria isolana, dove il personale opera con professionalità e perseveranza nonostante la disperata situazione deficitaria di uomini e mezzi e strumenti per la sicurezza”.(luciano onnis)