La Nuova Sardegna

Cagliari

In un raptus di follia danneggia la propria casa a colpi di martello

In un raptus di follia danneggia la propria casa a colpi di martello

Portoscuso, l'uomo ha anche inveito e opposto resistenza contro i carabinieri intervenuti nell'abitazione ed è stato arrestato

23 marzo 2020
2 MINUTI DI LETTURA





PORTOSCUSO. In condizioni psichiche visibilmente alterate, ha sfogato il suo raptus di violenza contro la sua stessa abitazione, fino a qualche mese fa condivisa con la moglie che però è andata via separandosi da lui per i maltrattamenti a cui l’uomo la sottoponeva.

Ieri sera 22 marzo, un 60enne già noto alle forze di polizia ha dapprima tentato di sfondare il cancello d’ingresso con la propria autovettura, poi, brandendo un martello, ha iniziato ad accanirsi contro il portone e le finestre, mandandole in frantumi. Il trambusto non poteva passare inosservato ai vicini e qualcuno ha informato i carabinieri di quanto stava avvenendo nella frazione di Paringianu e sul posto sono intervenute le pattuglie della sezione radiomobile della compagnia di Iglesias, all’arrivo delle quali, l’uomo, sempre meno lucido, ha iniziato ad inveire e a oltraggiare i militari, opponendo anche resistenza fisica al controllo.

Alla base del gesto verosimilmente potrebbero esserci i problemi familiari che già hanno portato la moglie, nei mesi passati, ad una denuncia per maltrattamenti in famiglia ed hanno spinto la donna a non convivere più con il marito. Al termine degli accertamenti, passati anche dalla ricostruzione della vicenda familiare con la querela afferente al periodo della convivenza, l’uomo è stato dichiarato in arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, oltre al danneggiamento dell’abitazione. Trattenuto in camera di sicurezza, è stato accompagnato in mattinata in tribunale a Cagliari per il processo con rito direttissimo.(luciano onnis)

In Primo Piano

Video

Sassari, il sindaco Nanni Campus: «Il 25 aprile è stato strumentalizzato, anche io ho ceduto sbagliando clamorosamente»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative