Coronavirus, Confartigianato: 52mila imprese sarde chiuse, è una bomba sociale
L'associazione calcola che la mancanza di liquidità in Sardegna riguarda 300mila persone
SASSARI. Una "bomba sociale"che interessa 100mila famiglie sarde e 300 mila persone. Così Confartigianato imprese definisce la situazione venutasi a creare dopo le restrizioni imposte dai decreti del presidente del consiglio e che hanno provocato lo stop o il funzionamento a mezzo regime di una miriade di attività produttive isolane. Sono loro a pagare il prezzo più alto della crisi da Covid-19.
L'organizzazione, in base a un report del suo ufficio studi, calcola che siano chiuse il 46% (52mila) della quali 26mila sono artigiane (circa il 70% del settore, circa 70mila lavoratori). E che in questo momento siano senza lavoro 126 mila addetti in attesa della ripresa e del sostegno dello Stato. (a.palmas)
Il servizio completo sul giornale in edicola e nella versione digitale