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Cagliari

Coronavirus, tengono aperte le attività fingendo di offrire servizi essenziali: multati a Cagliari e Quartu

Coronavirus, tengono aperte le attività fingendo di offrire servizi essenziali: multati a Cagliari e Quartu

Controlli a tappeto della Guardia di finanza

03 aprile 2020
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CAGLIARI. Sono oltre cento le violazioni contestate dalla Guardia di finanza impegnata per far rispettare le norme entrate in vigore per frenare la diffusione del coronavirus. Sotto i riflettori, oltre alle persone trovate all'esterno delle abitazioni, sono finiti gli esercizi commerciali, aperti nonostante non ne avessero diritto o che 'mimetizzavanò la propria attività simulando la produzione o la vendita di beni utili per l'emergenza Covid-19.

Un esempio è l'imprenditore tessile di Cagliari che ha mantenuto aperta la sua attività nonostante non rientrasse nell'elenco di quelle previste. Controllato dalla Guardia di finanza «ha dichiarato che stava operando in regime di deroga, alla luce del fatto che la sua azienda produceva mascherine facciali ad uso medico - spiegano dalle Fiamme gialle - L'approfondimento del controllo ha però evidenziato che la società non solo non stava producendo e commercializzando mascherine chirurgiche - atteso che le stesse erano sprovviste delle necessarie certificazioni e autorizzazioni previste per legge e pertanto da intendersi non ad uso antibatterico o antivirale - ma che risultava sprovvista di alcuna autorizzazione». L'imprenditore è stato segnalato per la successiva multa.

Stessa sorte è toccata al negoziante di Quartu che, per tenere aperto, aveva piazzato sulla vetrina un cartello in cui pubblicizzava la vendita prodotti igienizzanti e sanificanti. Ma dentro il negozio i Finanzieri hanno trovato solo casalinghi e articoli da regalo. (Ansa).

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