La Nuova Sardegna

Cagliari

Autopsia sui fratelli Mirabello: per uno fatale una fucilata al viso

Gian Carlo Bulla
I fratelli Mirabello
I fratelli Mirabello

Dolianova, l'altro invece è morto perché colpito da un corpo contundente in testa

06 aprile 2020
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DOLIANOVA. Davide e Massimiliano Mirabello i due fratelli di origine calabrese sono stati uccisi a “Funtana Pirastu” lo stesso giorno della scomparsa, il 9 febbraio. Secondo l’autopsia effettuata nella giornata di oggi 6 aprile dall’anatomopatologo Roberto Demontis nell’istituto di medicina legale del policlinico di Monserrato, Davide, il più grande, quarantanni, centrato al collo da un colpo di fucile a pallettoni, sparato con molta probabilità da distanza ravvicinata, è morto sul colpo. A provocare la morte di Massimiliano, il fratello più piccolo, trentacinquenne , è stata, invece, la frattura del cranio, provocata da un corpo contundente.

All’autopsia ha assistito il medico legale Matteo Nioi che ha sostituito il collega Francesco De Stefano, nominato da Patrizio Rovelli e Fabrizio Rubiu, gli avvocati di Michael Marras, l’allevatore ventisettenne di Dolianova, rinchiuso dal 20 marzo nella casa circondariale di Uta, insieme al padre Joselito, reo confesso, che, venerdì, nel corso dell’interrogatorio da lui richiesto, tramite l’avvocato Maria Grazia Monni, effettuato per via telematica, ha riferito al p.m. Gaetano Porcu, che coordina le indagini, di essere stato aggredito e di essere stato costretto a difendersi.

Hanno inoltre presenziato l’avvocato Elisabetta Magrini, in sostituzione del collega Salvatore Sorbilli, legale di fiducia di Adelaide e Eleonora Mirabello, due delle tre sorelle delle vittime, e Luana Piano, la compagna di Massimiliano, Gian Franco Piscitelli, avvocato d Caterina, la terza delle sorelle, e l’avvocato Fabrizio Rubiu, uno dei legali di Michael Marras. I corpi saranno restituiti ai familiari per le esequie a conclusione dei rilievi sui due cadaveri che saranno effettuati dai RIS carabinieri di Cagliari.

I corpi dei due fratelli in avanzato stato di decomposizione e devastati dagli animali selvatici sono stati rinvenuti dai carabinieri del nucleo investigativo di Cagliari e della compagnia di Dolianova nelle campagne della cittadina del Parteolla grazie alle indicazioni fornite da Joselito Marras,reo confesso, il padre di Michael . Erano stati occultati in una zona impervia ricoperta da una fitta vegetazione, nei pressi del “sentiero dei latitanti, a circa 3-4 Km dasl luogo in cui è stata trovata bruciata la Volkswagen Polo, l’auto con la quale i due fratelli Mirabello il 9 febbraio, si erano allontanati dalla loro abitazione.

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