La Nuova Sardegna

Cagliari

Tante videochiamate per i cent'anni di tzia Lillina nominata sindaca onoraria di Seulo

Gian Carlo Bulla
Caterina Moi
Caterina Moi

Il sindaco Enrico Murgia le ha consegnato la fascia tricolore. Auguri da uno studioso belga della longevità, dal vescovo di Nuoro e dalla dottoressa di Isili che l'ha seguita anni fa

29 aprile 2020
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SEULO. Ha atteso con grande trepidazione il giorno del suo centesimo compleanno. Da diverso tempo aveva programmato una grande festa aperta a tutta la comunità seulese. Purtroppo a causa delle limitazioni imposte per evitare il diffondersi del coronavirus è stata costretta a rimandarla. La neo centenaria, Caterina Moi, (tzia Lillina), a partire dal 1 gennaio 1861, anno in cui è stato istituito nei comuni l’obbligo dei registri di stato civile e anagrafe, è la ventiquattresima seulese che ha raggiunto l’ambito traguardo del secolo di vita. S

Seulo il paese della “Blu zone” che, secondo le previsioni dell'Istat, se non saranno attuate politiche nuove, è destinato a scomparire nel corso dei prossimi cinquant'anni, consolida il primato certificato di paese più longevo al mondo. Tzia Lillina, quintogenita degli otto figli messi al mondo da Antonia Boi e Antonio, un contadino, è nata a Seulo il 15 aprile 1920, “lo stesso giorno, sottolinea” in cui negli stati Uniti gli emigrati italiani Bartolomeo Vanzetti e Nicola Sacco, attivisti anarchici, furono condannati a morte”. Caterina Moi, si è sposata il 30 settembre 1959 con Salvatore Angelo Murgia (tziu Boricangilu) deceduto alla veneranda età di 103 anni il 30 aprile 2017. La longevità è una delle caratteristiche della famiglia Moi – Murgia. La mamma di tzia Lillina, Antonia, è morta a 96 anni. Le sorelle Maria, Rosa e Salvatorica sono decedute rispettivamente all’età di 91 – 96 e 91 anni. Longevità che purtroppo non ha potuto conoscere Maddalena, unica figlia (nubile) di Lillina e Boricangelo, proprietaria insieme ad una amica di un allevamento di quaglie a Dolianova, deceduta per un male incurabile a soli 47 anni il 26 febbraio 2007.

Tzia Lillina è ancora lucidissima, schietta, sempre disponibile e col sorriso tra le labbra. “Non cumandausu nosu (non comandiamo noi), la vita è imprevedibile – afferma- e bisogna accettarla con filosofia”. Tzia Lillina è molto rammaricata per la situazione che stiamo vivendo che le ha impedito di ricevere le solite visite quotidiane di parenti e amici che l’aiutavano a riempire le giornate.

Cosa bisogna fare per arrivare a cent’anni? ”Non ci sono segreti – risponde - esti su tempus che faidi tottu (tutto è affidato alle mani del destino e noi non possiamo che prenderne atto)”. Così si regola giorno per giorno assistita amorevolmente dal suo “braccio” Franca Ghiani. Tzia Lillina ha ricevuto decine di telefonate e video chiamate. Tra i primi ad esternarle gli auguri sono stati Michel Poulain, demografo belga autore insieme al medico sardo Gianni Pes di uno studio sulla longevità in Sardegna, monsignor Antonello Mura, vescovo di Nuoro e Ogliastra, e Silvia Esu, responsabile del reparto di oncologia dell’ospedale san Giuseppe Calasanzio di Isili, che l'ha seguita qualche anno fa. Il consiglio comunale di Seulo l'ha nominata sindaca onoraria. Il sindaco Enrico Murgia le ha consegnato la fascia tricolore.

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