La Nuova Sardegna

Cagliari

Fase 2, test sierologici: i laboratori privati si fanno avanti

Fase 2, test sierologici: i laboratori privati si fanno avanti

Una decina di centri in Sardegna assicura già l'esecuzione dell'analisi e il numero è in crescita

25 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Quarantacinque laboratori privati, accreditati con le strutture pubbliche, in campo per la lotta al coronavirus. Solo circa dieci stanno già lavorando con i test sierologici, ma la situazione è in continua evoluzione: già da questa settimana potrebbero aggiungersene anche altri. «Dipende molto dalla case produttrici - spiega Enrico Tinti, presidente regionale di Federlab, una delle tre associazioni che rappresenta nell'isola il settore dei laboratori - in campo ci sono grandi aziende che garantiscono larga diffusione e grandi quantità. Ma, ad esempio per i reagenti, molti laboratori sardi stanno aspettando che arrivino. Considerando però che alcune case stanno dando priorità a realtà, come il Piemonte, e che quindi gli arrivi potrebbero slittare. I nostri lavoratori sono tecnologicamente attrezzati: il problema è legato alla disponibilità di kit e reagenti». I risultati? « I test sierologici - spiega - vengono effettuati con il classico prelievo venoso. E garantiscono una grado di specifità e quindi di attendibilità che si attesta tra il 99,2% e il 99,5%, molto precisi. Il risultato è valido: il problema è magari che il virus si comporta in maniera particolare. Se il risultato è positivo noi consigliamo di richiedere tampone di controllo. Anche se persino con il tampone il virus può sfuggire perché non necessariamente presente nel campione di muco nella faringe».

Chi si rivolge ai laboratori? «Soprattutto aziende che - spiega - per motivi di lavoro impiegano del personale che deve fare la spola tra la Sardegna e la penisola». Laboratori al servizio della Regione anche per l'epidemiologia. «Abbiamo dato la nostra disponibilità - spiega - e, anche con l'allargamento ad altri laboratori, sono risultati che potrebbero dare buone indicazioni. Al momento, dal lavoro di una settimana, le indicazioni sono confortanti». Il prezzo va dai 36 ai 100 euro circa. Dipende dal tipo di test: ci sono quelli che rintracciano gli anticorpi IgG, ma a volte i clienti scelgono di associarli agli IgM. E allora il prezzo sale. (Ansa).

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative