Spiagge libere, la proposta di Cagliari: videosorveglianza per gestire la ricettività
L'ipotesi è stata presentata dal sindaco Truzzu durante la videoconferenza del Comitato per l'ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Corda
28 maggio 2020
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CAGLIARI. La Sardegna meridionale si prepara all'estate, piace l'idea del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu di allestire un sistema di videosorveglianza lungo le spiagge in grado di rilevare e far conoscere ai cittadini in tempo reale, già prima di mettersi in viaggio, lo stato di ricettività delle spiagge libere. Tale sistema consentirebbe, altresì, il monitoraggio da remoto (è spiegato nella nota stampa della prefettura di Cagliari) e di orientare in maniera dinamica e tempestiva gli interventi delle Forze di Polizia.
L'ipotesi di lavoro è emersa oggi 28 maggio durante la riunione in videoconferenza del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica cui sono intervenuti il sindaco della Città Metropolitana di Cagliari, unitamente al Comandante della Polizia Locale, il questore, il comandante provinciale dei Carabinieri, della Guardia di finanza, il Comandante della Capitaneria di Porto, nonché i aindaci dei Comuni di Quartu Sant’Elena, Capoterra, Sarroch, Pula, Maracalagonis e Sinnai dell’Area Metropolitana di Cagliari.
Alla riunione odierna, seguirà un ulteriore incontro che vedrà il coinvolgimento dei sindaci dei Comuni costieri della provincia del Sud Sardegna. L’incontro aveva l’obiettivo di programmare e condividere le misure messe in campo da ciascun sindaco dei Comuni i cui territori insistono sulle località costiere dell’Area Metropolitana di Cagliari "per garantire l’ordinato avvio della stagione turistica e balneare alla luce delle disposizioni emanate dal Governo riguardanti il divieto di assembramento, al fine di evitare che il comportamento irresponsabile di pochi possa riproporre il pericolo di contagio".
