La Nuova Sardegna

Cagliari

Truffa da 380mila euro a un ex commerciante cagliaritano

Truffa da 380mila euro a un ex commerciante cagliaritano

Si è conclusa con due denunce e il recupero di oltre 200mila euro l'indagine internazionale condotta dal Compartimento polizia postale di Cagliari sul Financial Cyber Crime e sulle truffe relative al trading online

11 giugno 2020
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CAGLIARI. Raggirato da due falsi broker finanziari, due donne armena e Ucraina, un cittadino sardo ha perso 380mila euro. Al termine di un’articolata indagine durata oltre un anno, la polizia postale è riuscita a dare un volto a due componenti di un sodalizio criminale dedito ai reati di abusiva attività finanziaria, truffa, riciclaggio ed estorsione. L’attività investigativa, svolta dal Compartimento della polizia postale e delle comunicazioni per la Sardegna, è nata dalla denuncia sporta nel 2018 da un cittadino sardo il quale, dietro la garanzia di cospicui rendimenti è stato convinto da sedicenti promotori finanziari ad eseguire cospicui investimenti su una falsa piattaforma di trading on line. La vittima che operava su una piattaforma raggiungibile all’indirizzo internet https://globalfxm.com , pensando di effettuare l’acquisto di cripto valuta ha investito somme per un importo pari a 380.000 euro attraverso l’esecuzione di bonifici bancari a favore di un conto corrente estero in essere presso ubicato nella Repubblica Ceca.

Resosi conto del raggiro, il denunciante ha manifestato ai pseudo broker finanziari la volontà di rientrare del capitale investito, ed a questo punto è stato anche oggetto di vere e proprie minacce per indurlo a versare ulteriori somme per sbloccare il rimborso. Il coordinamento internazionale del Servizio polizia postale ha permesso nell’immediatezza della denuncia, attraverso l’indispensabile cooperazione di Europol presso la quale è stato attivato il gruppo di lavoro J-CAT (Joint Cybercrime Action Taskforce), di interessare il collaterale organo di polizia ceca che ha accertato come il danaro in questione fosse stato trasferito ad altri due conti correnti bancari, in essere sempre presso istituti di credito cechi, sui quali è stato possibile reperire la somma totale di circa € 226.000 euro, ancora giacente, che è stata prontamente bloccata. Di concerto con la Procura della repubblica di Cagliari, nell’ambito della cooperazione in materia di assistenza giudiziaria penale tra i Paesi membri della UE, è stata avviata la procedura per l’inoltro di un ordine di indagine europeo diretto all’autorità giudiziaria della Repubblica Ceca, al fine di acquisire elementi di prova all’estero da utilizzare per le indagini in corso, che ha permesso di identificare e segnalare due donne di nazionalità ucraina e armena, risultate le amministratrici delle società intestatarie dei conti correnti esteri e titolate a disporre degli stessi, e di ottenere il sequestro preventivo della somma di danaro disposto dal gip di Cagliari, inoltrato alle autorità ceche.(luciano onnis)

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