La Nuova Sardegna

Cagliari

Blitz anti droga in Sardegna e Lombardia: 33 arresti

Luciano Onnis
Blitz anti droga in Sardegna e Lombardia: 33 arresti

Operazione dei carabinieri che hanno anche sequestrato 10 chilogrammi di cocaina

07 luglio 2020
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CAGLIARI. Smantellate dai carabinieri della sezione anticrimine dei Ros di Cagliari due differenti organizzazioni criminali dedite al narcotraffico fra Lombardia e Sardegna, con giro d’affari milionario: ogni mese facevano arrivare nell’isola oltre 7 chili di cocaina purissima, per un valore all’ingrosso di un milione di euro che poi, fra dettaglio e spaccio in strada, si triplicava e anche quadruplicava a seconda degli spacciatori.

Alle prime ore di oggi 7 luglio sono state eseguite 33 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Cagliari: diciotto in carcere, dieci ai domiciliari e cinque con obbligo di presentazione giornaliera all’autorità di polizia giudiziaria.

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Dei destinatari dei provvedimenti restrittivi, ventinove sono sardi ( Cagliari, Medio Campidano e un nuorese), quattro lombardi. Sei sono le donne indagate. In carcere sono finiti il boss di Sant’Elia Efisio Mura (40 anni, cagliaritano), suo zio Pier Giorgio Mura (54 anni), Angelo Biasioli (62, Villacidro), Gianni Brandas (57, Cagliari), Cristian Busonera (48, Cagliari), Maria Elena Caria (39, Cagliari), Cristian “Bottolo” Fois (43, Cagliari), Manuel Domenico La Pietra (32, Reggio Calabria), Sergio Masala (46, Cagliari), Jonata Matza (44, Cagliari), Renato Meloni (38, Cagliari), Michele Montis (54, Serramanna). Agli arresti domiciliari: Alessio Banchero (29, Cagliari), Giovanni Cauli (54, Assemini), Cristian “Bottolino” Fois (36, Cagliari), Riccardo Melis (32, Cagliari), Susanna Melis (55, Cagliari), Luigi Mura (39, Cagliari), Marina Nava (47, Milano), Roberto Pireddu (alias Patata, 60 anni, cagliaritano), Roberto Secci (38, Cagliari), Giovanni Zucca (41, Cagliari). Obbligo di firma in caserma per Cristina Camedda (32enne, Cagliari), Beatrice Campanella (72, Trabia in provincia di Palermo, residente in Lombardia), Fabio Mocci (44, Cagliari), Maurizio Sanna (39, Cagliari) e Fausto Serra (50 anni, di Novara).

A illustrare la brillante operazione è arrivato da Roma il comandante dei Ros, generale Pasquale Angelosanto, affiancato in conferenza stampa dal colonnello Cesario Totaro, comandante provinciale di Cagliari, e dal maggiore Giorgio Mazzoli, comandante della divisione Ros di Cagliari, che da due anni era sulle tracce dei due sodali criminali dediti al narcotraffico. Questa mattina alle prime luci del giorno duecento carabinieri hanno eseguito gli arresti, con l'impiego di militari, oltre che dei Ros, dei Cacciatori di Sardegna, del 9° Battaglione mobile, delle unità cinofile e dei comandi territoriali. Il quartiere di Sant'Elia è stato letteralmente stretto in un accerchiamento da parte degli uomini del Battaglione.

Nelle perquisizioni sono stati recuperati 150mila euro in contanti, 4mila dollari, 12mila sterline, quantitativi minori di cocaina, eroina e marijuana, nonchè un fucile a canne mozze (in Lombardia) e una pistola semiautomatica con silenziatore in casa del desulese Bruno Zanda. Delle due organizzazioni, una aveva la base e operava nel quartiere di Sant’Elia a Cagliari. Il capo era Efisio Mura – già condannato a 3 anni e quattro mesi come componente della banda di trafficanti di Graziano Mesina -, capace di gestire una delle piazze di spaccio (in particolare cocaina ed eroina) più importanti del capoluogo, attraverso una rigida organizzazione gerarchica tra capi piazza, pusher e vedette.

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Erano capaci di produrre un volume di affari di un milione di euro al mese. Un gruppo criminale particolarmente violento, che non esitava ad imporre la propria presenza tra i palazzi popolari di Sant’Elia, in particolare i palazzi Gariazzo, costringendo con la forza residenti totalmente “puliti” a fornire le proprie abitazioni per far rifugiare i pusher in occasione dei controlli operati dalle forze di polizia. Per chi non obbediva erano guai seri con ritorsioni violente di ogni genere.

Ruolo apicale nell’organizzazione veniva ricoperto da alcune donne, compagne di esponenti di vertice del sodalizio, le quali non solo condividevano le scelte criminali dei propri compagni, ma fornivano un qualificato contributo nei turni di vedetta o nella spartizione dei proventi delle attività di spaccio. L’autorità criminale del gruppo veniva ulteriormente confermata dalla capacità di Efisio Mura che, arrestato e detenuto nel carcere di Uta dall’aprile 2019, continuava a gestire gli affari illeciti attraverso una rete di utenze cellulari introdotte clandestinamente all’interno della struttura penitenziaria e utilizzati anche per organizzare una rete di spaccio tra le mura carcerarie.

Le attività di indagine dei Ros di Cagliari, diretti dal maggiore Giorgio Mazzoli, documentavano, inoltre, i contatti di membri del gruppo criminale (in particolare Pier Giorgio Mura, zio di Efisio), con qualificati appartenenti alla cosca di ‘Ndrangheta Barbaro-Papalia di Plati (Reggio Calabaria), operativa a Buccinasco in provincia di Milano. La seconda organizzazione di narcotraffico radicata tra la Sardegna e la Lombardia (in particolare nella provincia di Bergamo) aveva a capo l’anziano guasilese Umberto Sanna, di Guasila, noto trafficante sardo capace di garantire qualificati contatti con elementi criminali albanesi e calabresi operanti nella provincia di Bergamo, che si rivelava una delle principali linee di rifornimento di narcotico per la provincia di Cagliari e Nuoro, capace di garantire l’immissione nel territorio isolano di circa 7 chili di cocaina al mese.

Per trasportare lo stupefacente, l’organizzazione si serviva di auto nelle quali veniva ricavato un doppio fondo e di una coppia di corrieri bergamaschi, che non esitavano a coinvolgere anche i propri figli minori per meglio dissimulare, come una famigliola in vacanza, la presenza in terra sarda. A riscontro delle attività di indagine venivano recuperati e posti sotto sequestro 11 chili di cocaina pura e ricostruite aggiuntive importazioni di narcotico sull’isola per ulteriori 30 chili utili per il confezionamento di più di 180.000 dosi per lo spaccio al dettaglio.

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