La Nuova Sardegna

Cagliari

Covid, in Sardegna la prima ambulanza anti-contagio

Il direttore generale dell'Aou di Cagliari Giorgio Sorrentino
Il direttore generale dell'Aou di Cagliari Giorgio Sorrentino

Consegnata all'Azienda ospedaliero universitaria

17 ottobre 2020
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CAGLIARI. La Sardegna si attrezza per far viaggiare in sicurezza i pazienti e gli operatori del Pronto soccorso. Stamattina 16 ottobre è stata consegnata all'Azienda ospedaliera universitaria la prima ambulanza a pressione negativa nell'Isola. «Un gioiello della tecnica con due caratteristiche importanti - ha spiegato il direttore generale dell'Aou Giorgio Sorrentino - intanto ha la tecnologia per assistere il paziente in emergenza, e poi un sistema di purificazione e filtrazione dell'aria che crea una pressione negativa all'interno della medicalizzata, per cui il personale sanitario è messo al riparo da qualsiasi forma di contagio».

Il dg ha ricordato che in occasione del primo lockdown in nord-Italia «non si trovavano più autisti di ambulanze, né infermieri, indisponibili perché positivi al Covid-19 o in quarantena». Ma col nuovo sistema il rischio di contaminazione della cabina di guida e quindi del suo equipaggio (autista e accompagnatori) viene minimizzato grazie alla differenza di pressione.

Una seconda ambulanza «speciale» sarà consegnata all'Aou entro una settimana, altre 25 si trovano nel cantiere dell'azienda sarda Caralis specializzata nell'allestimento delle medicalizzate, e saranno consegnate dall'Ats nelle altre strutture sanitarie sarde. L'allestimento di un'ambulanza a pressione negativa costa dai dieci ai quindicimila euro. «Noi al policlinico abbiamo anche la terapia intensiva neonatale - ha aggiunto Sorrentino - quindi le nostre ambulanze sono modificate anche per contenere le termoculle». Alla consegna avrebbe dovuto partecipare anche l'assessore della Sanità Mario Nieddu, impegnato invece nel confronto in videoconferenza tra le Regioni e i ministri degli Affari regionali e della Salute Francesco Boccia e Roberto Speranza.

«La dotazione dei nuovi mezzi di soccorso tecnologici a un ospedale strategico come il Policlinico Duilio Casula - ha dichiarato in una nota - è un segnale d'attenzione per i pazienti e gli operatori, che assume un significato ancora più importante nel particolare momento che stiamo vivendo a causa dell'emergenza Covid-19». (Ansa).

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