La Nuova Sardegna

Cagliari

Fabrizio Mustaro capo della Squadra mobile di Cagliari

Luciano Onnis
Fabrizio Mustaro
Fabrizio Mustaro

Curriculum di tutto rispetto per il dirigente di Polizia che ha iniziato la sua carriera 20 anni fa

31 ottobre 2020
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CAGLIARI. Fabrizo Mustaro, nato a Sassari ma nuorese, primo dirigente della polizia di stato, è il nuovo capo della Squadra Mobile della Questura di Cagliari. Sposato e padre di due figli, ha iniziato la sua carriera in polizia nel 2000, frequentando il corso nell’ Istituto superiore di polizia a Roma. Il suo curriculum professionale è impressionante, una serie di risultati positivi che ne hanno fatto un poliziotto di assoluto livello nazionale. La sua prima assegnazione è stata la Questura di Nuoro, dove ha rivestito l’incarico di vice dirigente del Commissariato di Orgosolo, oltre a dirigere l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico.

Sempre a Nuoro, dopo aver diretto la Digos per un anno, dal 2008 e per 8 anni è stato capo della Mobile. In questo periodo, Fabrizio Mustaro si è occupato di terrorismo indipendentista sardo; dell’unica indagine a livello europeo sull’inquinamento prodotto dal poligono militare interforze del Salto di Quirra (per il cui reato sono ancora a processo 11 alti ufficiali dell’Aeronautica militare); del sequestro di persona simulato, con omicidio, di Dina Dore; ha disarticolato un sodalizio criminale che da almeno quindici anni assaltava furgoni portavalori in Sardegna; ha fatto consegnare sette pericolosi latitanti della criminalità sarda e ne ha catturati due. Sempre a Nuoro sino all’anno 2007 è stato capo di Gabinetto e portavoce della Questura. Anche in quest’ambito sono state tante ed importanti le iniziative che sono state realizzate sotto il suo comando, a cominciare da quelle sulla legalità e sul bullismo.

Nel 2007 ha fondato, presiedendolo sino al 2016, il primo Osservatorio territoriale sul bullismo (unico ancora operativo in Italia), con attività di forma-zione per docenti, alunni e genitori; con attività di indagine e studio statistico del fenomeno; con campagne di sensibilizzazione (format video, radiofonici e opuscoli, con prima app e primo sito web). Ha ideato e realizzato sette edizioni del diario della legalità, nato con il nome di “Diahiò”, oggi diventato “Il mio diario”, progetto nazionale della Polizia di Stato, cedendone gratuitamente i diritti di autore all’Ufficio Relazioni Esterne del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Nel marzo del 2016 è approdato alla Questura di Trapani per dirigere la Squadra Mobile e a giugno dello stesso anno è stato promosso primo dirigente della polizia di Stato. Durante questo periodo ha partecipato alle indagini per la cattura del latitante Matteo Messina Denaro, concludendo diverse operazioni antimafia che hanno portato all’arresto di decine di mafiosi. Il 4 ottobre 2018 ha catturato in Romania il latitante Vito Bigione, narcotrafficante mafioso della cosca di Mazara del Vallo, condanna-to a 15 anni di reclusione e fra i 30 più importanti latitanti. Nel mese di luglio 2019, recandosi personalmente in Bolivia, dopo una complessa attività di indagine, ha localizzato e catturato il latitante Paolo Lumia, narcotrafficante internazionale, ricercato per una condanna a 20 anni di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti, vicino alla mafia di Mazara del Vallo e alle famiglie calabresi dedite al traffico internazionale di cocaina. Si era sottratto agli arresti domiciliari da circa sei mesi.

Nel corso dell’indagine finalizzata alla cattura di Lumia, sono stati arrestati, nella Polinesia francese, tre pregiudicati mazaresi e un peruviano, trovati in possesso di oltre 540 kg di cocaina, a bordo di un natante diretto in Australia. Il traffico era stato organizzato dal latitante Lumia. A luglio 2020 ha lasciato la Sicilia per dirigere la Divisione di polizia anticrimine della Questura di Livorno.

Adesso il ritorno nella sua Sardegna a dirigere la Mobile del capoluogo. «Il dottor Fabrizio Mustaro - con queste parole lo accolto il questore Pierluigi d’Angelo, da oggi in pensione - è sicuramente uno dei più profondi conoscitori della realtà e della criminalità sarda, formandosi professionalmente in tanti anni in questo territorio. Per la Questura di Cagliari rappresenta senza dubbio un valore aggiunto, che darà continuità al lavoro degli eccellenti di rigenti che finora si sono avvicendati a capo della Squadra Mobile».

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