La Nuova Sardegna

Cagliari

Un ulivo dedicato alla memoria del primo medico morto di Covid in Sardegna

Un ulivo dedicato alla memoria del primo medico morto di Covid in Sardegna

La pianta in ricordo di Nabeel Khair, scomparso nell'aprile scorso è stata messa nel giardino dell'ordine dei medici

12 novembre 2020
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CAGLIARI. Un dottore in trincea: sia per i malati sia per la causa palestinese. Nabeel Khair è il primo medico scomparso in Sardegna per Covid. E il suo ordine professionale, a sette mesi dalla sua scomparsa, lo ha voluto ricordare con l'intitolazione di un ulivo nel giardino dell'ordine dei medici sardi. Che da oggi 12 novembre si chiamerà l'Ulivo di Nabeel. «Caduto per Covid 19 nell'esercizio della sua professione», si legge nella targa «battezzata» alla presenza dell'assessore della Sanità Mario Nieddu, del presidente dell'Ordine dei medici Raimondo Ibba e dei rappresentanti della comunità palestinese in Sardegna.

Primo morto a causa del coronavirus tra i medici di famiglia in Sardegna, è scomparso lo scorso aprile a 62 anni. Era in servizio da fine febbraio a Tonara, ma è stato storica guardia medica ad Aritzo. Era stato ricoverato dagli inizi di marzo all'ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Poi l'aggravamento dello stato di salute e la morte. Commosso il ricordo della giovane collega Amneh Al Omary, sarda, ma di origini giordane.

«Mi ha seguito all'inizio della sua carriera - ha raccontato durante la cerimonia all'Ordine dei medici - mi ha insegnato tante cose. E mi ha insegnato soprattutto che il paziente non è un corpo a cui appoggiare uno stetoscopio, ma una persona che soffre. Perché lui aveva un cuore grande».

Anche il presidente dei medici ha ricordato la figura di Nabeel. «Siamo addolorati perché non è più con noi - ha detto Ibba - ma quello che ha fatto rimane. Chi lo ha conosciuto non ha potuto fare a meno di apprezzarlo per il suo impegno. Un uomo che correva da una parte all'altra per le sue missioni, la cura dei pazienti e la causa palestinese». (ANSA).

 

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