La Nuova Sardegna

Cagliari

Quartu, blitz dei carabinieri nel laboratorio di carni abusivo

Quartu, blitz dei carabinieri nel laboratorio di carni abusivo

Due persone sono state denunciate

28 novembre 2020
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QUARTU. Un laboratorio abusivo per la lavorazione delle carni animali destinate al mercato cagliaritano individuato e posto sotto sequestro dai carabinieri del Nas a Quartu. Nella giornata del 24 novembre scorso gli specialisti dell’Arma in materia di antisofisticazioni e sanità, nel corso di servizi di controllo effettuati nell’ambito della produzione e commercio dei prodotti alimentari, hanno individuato due imprese individuali, facenti capo a due imprenditori di 73 e 47 anni che gestivano a Quartu un laboratorio abusivo con annesso deposito, contenente un ingente quantitativo di prodotti alimentari di origine animale (prevalentemente carne suina), freschi, confezionati ed in parte già cotti, destinati a rifornire macellerie e grossi esercizi commerciali presenti a Cagliari città e provincia. La struttura, dislocata su una porzione di circa 150 metri quadrati, è risultata sprovvista della necessaria autorizzazione al funzionamento e destinata alla lavorazione e cottura di carni ed alimenti di varia natura. Il laboratorio-magazzino era in pessime condizioni igienico-sanitarie, evidenziando una corposa presenza di grasso animale sui pavimenti, sulle pareti ed all’interno delle celle frigorifere. Trovare anche attrezzature utilizzate per la cottura non idonee alla preparazione di alimenti destinati al consumo umano. Gli uomini del Nas, diretti dal maggiore Nadia Gioviale, hanno pertanto proceduto al sequestro dell’intero stabile, delle celle frigorifere, di circa una tonnellata e mezzo di carni di varia origine nonché di due furgoni che venivano sistematicamente utilizzati per il trasporto e la consegna agli acquirenti dei prodotti alimentari. Il valore commerciale complessivo di quanto sequestrato è pari a circa un milione di euro. I titolari delle due imprese, che operavano in sinergia, sono stati segnalati alla competente autorità sanitaria per le violazioni amministrative e deferiti alla Procura della Repubblica di Cagliari per il reato di “frode nell’esercizio del commercio” in quanto venivano utilizzati marchi ed etichettature di altre aziende al momento dell’immissione dei prodotti alimentari nel mercato cagliaritano. Sono in corso accertamenti finalizzati ad accertare la sussistenza di eventuali ulteriori irregolarità, nonché eventuali responsabilità connesse di persone (titolari di macellerie e centri commerciali) coinvolte nel successivo smercio.(luciano onnis)

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