La Nuova Sardegna

SAN SPERATE. Stanco già a inizio stagione di subire notte tempo il furto di arance nel suo agrumeto, ha scoperto i ladri seriali grazie alla tecnologia: dietro consiglio dei carabinieri impossibilitati a fare la posta ai ladri per tutta la notte, ha posizionato alcune foto-trappole su qualche albero ed ecco al mattino le immagini nitidissime dei predatori di arance. Le foto sono poi consegnate ai carabinieri che in un attimo hanno riconosciuto i ladri, anche perché loro vecchie conoscenze. Sono un 47enne e un 39enne, entrambi di San Sperate, denunciati in stato di libertà per furto aggravato.

Le “foto-trappole” sono piccolissimi apparecchi fotografici che possono collocarsi sul più anonimo degli alberi, alimentati da batterie, scattano foto chiarissime anche al buio e non danno scampo. Basta il movimento di un qualcosa, come la caduta di un arancio e un uccellino, e loro scattano, silenziose e inesorabili. Se i ladri avessero indossato le mascherine anti coronavirus, sarebbe stato più difficile riconoscerli, ma a volto scoperto, quelle belle foto scattate di nascosto, li hanno inchiodati alle loro responsabilità. Anche l’altra notte i ladri sono entrati in azione certi di farla franca come le altre volte, facendo un carico di cassette di arance per un valore di 250 euro, da rivendere poi in chissà in strada o nei mercatini rionali. O forse vendendole in nero a qualche negoziante connivente. A loro insaputa il raid predatorio è stato immortalato dalle foto-trappola e i carabinieri non hanno avuto bisogno della consulenza di nessuno per poterli riconoscere. Oltre alla denuncia per furto dovranno anche pagare una multa di 400 euro ciascuno perché fuori dalle loro abitazioni in orario non consentito dalle norme di contenimento pandemico.