La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, divieto di dimora per 11 extracomunitari

Cagliari, divieto  di dimora per 11 extracomunitari

Le persone colpite dal provvedimento occupavano abusivamente uno stabile in via Riva di ponente. Altri 11 stranieri all'interno della palazzina sono risultati irregolarmente presenti in Italia

10 dicembre 2020
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CAGLIARI. Undici misure cautelari del divieto di dimora sono state notificate dalla polizia questa mattina a Cagliari nei confronti di altrettanti cittadini stranieri, che vivono nello stabile occupato abusivamente in via Riva di Ponente. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del tribunale di Cagliari, nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura di Cagliari e mirata a stroncare lo spaccio di droga tra Piazza del Carmine e via Roma.

L'attività compiuta dagli investigatori della Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile era iniziata da diversi mesi, con servizi di osservazione e pedinamento dei soggetti che gravitano in quell'area. Sono state documentate numerose cessioni di cocaina, hashish e marijuana, nei confronti soprattutto di giovani, fra cui anche minorenni. Durante questo periodo, nel corso del lavoro dei poliziotti, sono stati diversi gli arresti in flagranza, eseguiti sia dagli agenti delle Volanti che dai Falchi della Squadra Mobile.

Stamattina i poliziotti della Squadra Mobile hanno fatto irruzione all'interno del complesso edilizio di via Riva di Ponente alle prime luci dell'alba, con la collaborazione di 4 squadre del Reparto Mobile Sardegna, degli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna, dei Poliziotti delle Volanti e degli Specialisti della Polizia Scientifica, con l' ausilio di due Unità Cinofile Antidroga della Guardia di Finanza.

Nei vari spazi del caseggiato i poliziotti hanno identificato circa 50 cittadini extracomunitari. All'interno dello stabile sono stati rinvenuti anche 100 grammi tra hashish e marijuana. Oltre gli stranieri destinatari dei provvedimenti cautelari, altre 11 persone risultate totalmente irregolari sul territorio nazionale, sono state accompagnate presso l'Ufficio Immigrazione per la valutazione di eventuali ulteriori provvedimenti amministrativi. (ANSA).

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