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Cagliari

Cagliari, nascondono al fisco quasi mezzo milione di euro: nei guai due imprese

Guardia di finanza, immagine di repertorio
Guardia di finanza, immagine di repertorio

Operazione condotta dalla Guardia di finanza: nel mirino due attività del settore pubblicitario

12 dicembre 2020
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CAGLIARI. Nascondono al fisco 480mila euro complessivi. Scovate dalla guardia di finanza finiscono nei guai due imprese commerciali di Cagliari operanti nel settore pubblicitario. I contribuenti destinatari delle attività ispettive dei finanzieri della 2^ compagnia delle Fiamme gialle del capoluogo, sono stati individuati a seguito delle informazioni acquisite nell’ambito dell’ordinario controllo economico del territorio e ad esito dell’analisi e dello sviluppo delle “segnalazioni per operazioni sospette” – in gergo investigativo sono pacchetti di informazioni destinate a prevenire l’utilizzo del sistema finanziario e bancario per finalità di riciclaggio – dati tutti successivamente approfonditi attraverso la consultazione delle banche dati in uso al Corpo.

Nel primo dei due casi analizzati, proprio i riscontri su alcune movimentazioni finanziarie anomale hanno evidenziato la mancata corrispondenza con la relativa documentazione fiscale dell’impresa. I successivi approfondimenti esperiti mediante l’analisi della documentazione bancaria e di quella contabile obbligatoria ai fini fiscali, hanno consentito di rilevare che l’impresa presa in considerazione, a fronte di prestazioni di servizi inerenti il proprio core business aziendale e regolarmente fatturate, ha omesso di presentare le prescritte dichiarazioni annuali – assumendo quindi la qualifica di evasore totale per gli anni dal 2016 al 2018 -, occultando ricavi conseguiti per complessivi 227.727 euro e un’Iva per 50.000 euro.

Nella seconda azienda ispezionata, anch’essa considerata evasore totale alla luce della mancata presentazione delle dichiarazioni per gli anni dal 2016 al 2020, sono emersi indici di anomalia rappresentati dal fatto che nonostante non venisse dichiarato alcun reddito, risultava l’effettuazione di servizi con conseguenti ricavi per 522.703 euro, dai quali, il riconoscimento di costi sostenuti per 269.000 euro, portava alla constatazione di ricavi effettivi e non dichiarati per 253.197 euro.

Le due operazioni si inseriscono nell’attività della Guardia di finanza finalizzata al contrasto dell’evasione fiscale, “fenomeno che produce – dicono al comando della 2^ Compagnia - effetti negativi per l’economia, danneggia le risorse economiche dello Stato ed accresce il carico fiscale per i cittadini onesti”.(luciano onnis)

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