La Nuova Sardegna

Cagliari

Festa a Siurgus Donigala per i 106 anni di Luigi Boi, memoria storica della Trexenta

Gian Carlo Bulla
Festa a Siurgus Donigala per i 106 anni di Luigi Boi, memoria storica della Trexenta

Appassionato di calcio frequentava lo stadio Amsicora di Cagliari ed è stato tra i fondatori dell'Andromeda

01 marzo 2021
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SIURGUS DONIGALA. Festa in famiglia a Siurgus Donigala per i centosei anni di Luigi Boi la memoria storica non solo del paese ma dell’intera Trexenta. L’ultracentenario, figlio unico, messo al mondo da Marietta Piacenza, originaria del Piemonte, figlia di un dipendente della società che ha realizzato in Sardegna la linea ferroviaria a scartamento ridotto, e Costantino, un agricoltore, possidente terriero, è nato a Siurgus Donigala il 22 febbraio 1915, il giorno in cui la chiesa cattolica venera Santa Margherita, tre mesi prima della partecipazione dell’Italia alla prima guerra mondiale.

Dopo aver frequentato tutte le classi della scuola elementare, si è iscritto al ginnasio (la scuola attualmente sostituita da quella di istruzione secondaria di primo grado) ma non ha completato il triennio; ha, infatti, abbandonato gli studi per dedicarsi alla gestione dell’azienda agricola familiare. Essendo figlio unico di madre vedova (all’età di 8 anni è rimasto orfano di padre) non ha prestato il servizio militare e pertanto non è stato richiamato alle armi durante la seconda guerra mondiale.

L’ultra centenario, dopo un lungo fidanzamento, nel 1947 si è sposato con Miriam Demuro, una sua compaesana che lo ha reso padre di un'unica figlia Maria Elena (signora Lella). Luigi Boi, animato da grande entusiasmo e desiderio di sapere, è stato sempre molto brillante. Sapeva interagire con tutti. Appassionato di calcio, tifosissimo del Cagliari, assiduo frequentatore dell’Amsicora, lo stadio dello scudetto, e del Sant’Elia, ha giocato come terzino nella squadra di Siurgus Donigala ed è stato, nel 1972, uno dei soci fondatori dell’Andromeda, la società dilettantistica di Siurgus Donigala che attualmente disputa il girone A del campionato di promozione. E’ stato anche un esperto cacciatore.

Attualmente comincia a sentire il peso degli anni. “Ultimamente- sottolinea la figlia Lalla, ha cominciato a perdere colpi. Il decadimento si è manifestato in modo particolare da un anno a questa parte ed è coinciso con il diffondersi della pandemia da covid 19 che lo ha costretto a cambiare le abitudini, a rinunciare alla passeggiata giornaliera e alla frequentazione e all’intrattenimento con gli amici, con i quali si dilettava a a parlare di calcio e di caccia”. Attribuisce la longevità in modo particolare al Dna, La madre è morta a 96 anni. Altri parenti hanno superato la soglia dei novant’anni. Tra i primi ad esternargli gli auguri, oltre alla figlia Lella e al genero Bruno, con i quali vive, i 2 nipoti e i 2 pronipoti, Antonello Perra, il sindaco di Siurgus Donigala e il parroco don Sergio Girau, che, insieme, sono andati a trovarlo a casa. A Siurgus Donigala vivono altri due ultra centenari: Adele Desogus (nata il 26 marzo 1920) e Maria Ignazia Casula (nata il 18 maggio 1920).

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