La Nuova Sardegna

Cagliari

Blitz dei finanzieri in un'azienda agricola: sequestrati oltre 200 chili di fiori e 200 piante di cannabis sativa

Gian Carlo Bulla
Blitz dei finanzieri in un'azienda agricola: sequestrati oltre 200 chili di fiori e 200 piante di cannabis sativa

Nella zona di Muravera. Questo prodotto può essere trasformato in fibre per impieghi in bioedilizia, combustibile, o per la trasformazione in alimenti e cosmetici, invece, secondo le accuse, sarebbe stato destinato a bar e distributori automatici

10 aprile 2021
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MURAVERA. Duecentodieci chili di inflorescenza di marijuana raffinata e 200 piantine di canapa sativa sono stati sequestrati dai finanzieri della tenenza di Muravera in una azienda agricola. Il titolare dell’azienda è stato denunciato a piede libero per violazione della normativa sugli stupefacenti. Avrebbe infatti ceduto le sostanze con finalità diverse da quelle consentite. Le fiamme gialle nel corso di un controllo sul corretto adempimento normativo dei coltivatori autorizzati di cannabis sativa hanno accertato che il materiale vegetale rinvenuto, consistente in inflorescenza “pura” di cannabis sativa – (estratto dalla lavorazione della pianta), era destinato alla commercializzazione per il diretto consumo presso i vari bar, tabaccherie, chioschi e persino distributori automatici ubicati in tutta la provincia.

La normativa in materia, invece, consente alle aziende agricole la produzione di cannabis sativa - a basso contenuto di principio attivo THC – esclusivamente per la realizzazione di fibre per impieghi in bioedilizia, combustibile, o per la trasformazione in alimenti e cosmetici mentre la coltivazione per scopi farmaceutici è soggetta a rigorose restrizioni e limitazioni oltre a specifiche autorizzazioni.

Le fiamme gialle nel corso delle indagini hanno rinvenuto numerosi sacchi e un numero consistente di vasetti contenenti inflorescenze di canapa, frutto di lavorazione e raffinazione del prodotto, già confezionati e destinati alla vendita al minuto I vasetti, benché recassero precise indicazioni di non essere destinate all’uso umano ma solo con destinazione “tecnico collezionistica o ricerca”, in realtà erano facilmente apribili e il contenuto (da 2 a 5 grammi a confezione) fruibile da parte di tutti gli acquirenti. La canapa sequestrata, secondo la Guardia di finanza, avrebbe potuto fruttare alle casse della società oltre un milione di euro.

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