La Nuova Sardegna

Cagliari

Evasioni fiscali per 4 milioni scoperte dalla Guardia di finanza nel Sud Sardegna

Evasioni fiscali per 4 milioni scoperte dalla Guardia di finanza nel Sud Sardegna

Coinvolte numerose attività operanti nel settore di edilizia, turismo, giochi e scommesse, vendita cosmetici e altro

20 maggio 2021
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CAGLIARI. Evasioni fiscali per 4 milioni di euro complessivi accertate dalla Guardia di finanza del Gruppo Cagliari nel sud della Sardegna. I finanzieri in servizio nei diversi reparti territoriali dislocati nell’intera provincia, hanno concluso interventi a Cagliari, Quartu, Selargius, Sinnai, Villasor, Decimoputzu, Iglesias, Villasimius e Sarroch nei confronti di numerose attività commerciali, operanti in diversi campi: edilizia, commercio di prodotti per animali, coltivazione di piante, intermediazione di macchine agricole, vendita di prodotti cosmetici, turismo, giochi e scommesse, grande distribuzione, rottamatori, trasporti.

I controlli hanno condotto alla constatazione di oltre 3.997mila euro di ricavi non dichiarati al Fisco, oltre che all’emersione di 15 evasori totali: questi, per diverse annualità, non hanno presentato al Fisco le dovute dichiarazioni dei redditi, anomalia resa ancora più particolare dal fatto che gli stessi risultavano pienamente attivi nel proprio campo professionale di competenza con la realizzazione di specifici volumi di affari ed il sostenimento di costi di esercizio.

I soggetti verificati, frutto di una selezione conseguente a una indicizzazione secondo precisi canoni di pericolosità fiscale, sono stati scelti ad esito del collaudato sistema di incrocio delle risultanze della quotidiana attività di controllo del territorio con i dati e le informazioni agli atti dei Reparti e le evidenze emerse dalle interrogazioni alle banche dati in uso al Corpo.

“Un’attività meticolosa ed articolata – dicono al Gruppo Cagliari delle Fiamme gialle -, con la finalità di intercettare le forme di evasione fiscale più pericolose e maggiormente lesive degli interessi collettivi, intercettate e quantificate anche grazie a particolari strumenti operativi, tra i quali lo spesometro - un applicativo all’interno del quale confluiscono le fatture emesse dai vari operatori economici nei confronti dei rispettivi clienti – e le indagini finanziarie”.

In un paio di occasioni le ispezioni hanno inoltre portato, da un lato, alla scoperta di 414.000 euro di fatture false (cui ha fatto seguito la segnalazione di un soggetto all’autorità giudiziaria) e, dall’altro, alla scoperta dell’irregolare emissione di assegni bancari per 650.000 euro. (luciano onnis)

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