La Nuova Sardegna

Cagliari

Devianze minorili, per gli allievi carabinieri docente d'eccezione la procuratrice Anna Cau

Il colonnello Andrea Desideri e la procuratrice Anna Cau
Il colonnello Andrea Desideri e la procuratrice Anna Cau

Alla Scuola allievi di Iglesias gli incontri con personalità del mondo giuridico e istituzionale voluti dal comandante, il colonnello Andrea Desideri

28 maggio 2021
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IGLESIAS. I carabinieri del domani della Scuola allievi di Iglesias a lezione di “Devianza minorile” tenuta da una docente d'eccezione, il procuratore capo della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Cagliari, Anna Cau. Questa mattina 28 maggio la procuratrice capo ha tenuto una conferenza agli allievi del 1° Ciclo semestrale del 140° Corso formativo per carabinieri effettivi, la prima in un ampio programma di incontri, dibattiti, conferenze tenute da magistrati, avvocati, professionisti del Diritto, personalità del mondo giuridico e istituzionale su diversi temi di rilevanza professionale per i futuri carabinieri.

Il comandante della Scuola, colonnello Andrea Desideri, non appena le condizioni legate alla pandemia lo hanno reso possibile, ha voluto fortemente organizzare questi incontri allo scopo di integrare la preparazione degli allievi invitando e ospitando presso la Scuola le personalità del mondo giudiziario che hanno accettato con entusiasmo di aiutare e completare la preparazione dei giovani carabinieri del domani. Nella conferenza di questa mat-tina, gli allievi dell’Arma, fra i 18 e 20 anni, hanno avuto l’opportunità di interloquire su aspetti che riguardano l’universo dei minori, con un focus specifico sul processo minorile, sulla devianza dei soggetti minorenni e sui reati con-nessi a determinate categorie “vulnerabili” quali appunto i minori.

La procuratrice Cau si è soffermata particolarmente su aspetti che riguardano la specificità nel sistema giurisdizionale italiano delle Procure per i minorenni che hanno, appunto, una competenza specifica sui reati commessi dai minori dei 18 anni. «Questi ragazzi che hanno sbagliato e commesso reati – ha detto in sostanza la procuratrice capo - sono considerati dalla società come soggetti particolarmente vulnerabili e che, quindi, devono essere tutelati dallo Stato. Lo Stato, ma ancor di più la famiglia, hanno un obbligo specifico nell’aiutare i minori e, soprattutto la famiglia, nell’educarli ai principi di libertà, rispetto della Legge e del prossimo». Al termine dell’incontro, il colonnello Desideri ha ringraziato la la dottoressa Cau per la disponibilità e la vicinanza all’Arma.(luciano onnis)

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