La Nuova Sardegna

Cagliari

Nuraghe di Barumini: numeri record per le visite

Luciano Onnis
Nuraghe di Barumini: numeri record per le visite

L'estate 2021 quasi come il 2019

06 ottobre 2021
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BARUMINI. La reggia nuragica “Su Nuraxi” di Barumini resiste. Non solo allo scorrere dei millenni, ma anche alla crisi determinata dalla pandemia. I numeri registrati nell’estate 2021 si avvicinano a quelli dell’estate 2019, l’ultima pre-covid. Tra giugno, luglio, agosto e settembre i visitatori del complesso nuragico, del polo museale “Casa Zapata” e Centro culturale “Giovanni Lilliu”, sono stati più di 59mila, contro i 36mila e più del 2020. Numeri ancora inferiori allo stesso periodo del 2019 (86.267), ma che dimostrano un evidente trend positivo.

“Finalmente - dice il coordinatore della Fondazione Barumini, Tonino Chironi -, dopo un lungo periodo di sofferenza causata dall’emergenza covid che ha determinato prolungate fasi di chiusura forzata dei musei e dei luoghi di cultura, la Fondazione, strutturata in diverse attività culturali e turistiche, può guardare con fiducia al futuro”. Sono confortanti anche i dati delle presenze straniere, sottolinea Chironi, che confermano una buona affluenza da Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, ed una ripresa significativa delle presenze dagli Stati Uniti e dalla Svizzera. Nel Centro servizi prosegue intanto la prestigiosa mostra Barumini-Pompei, allestita con decine di pezzi inediti in collaborazione con il Museo Archeologico di Napoli. Un’esposizione incentrata sugli oggetti di uso quotidiano delle popolazioni antiche dei due siti, dichiarati entrambi patrimonio dell’Unesco nel 1997.

“Pur tra tante difficoltà, dice il presidente della Fondazione, Emanuele Lilliu - non abbiamo mai interrotto il nostro lavoro per rendere la sua offerta culturale ancora più integrata, e per attivare nuovi eventi e percorsi. Anche la mostra Barumini-Pompei, che resterà aperta al pubblico fino a dicembre, testimonia il nostro impegno costante nel voler portare Barumini, sempre di più, ad un ruolo protagonista nel panorama nazionale ed internazionale degli eventi culturali. I numeri di quest’anno ci confortano e sono dunque un grande incoraggiamento per il nostro lavoro futuro”.

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