La Nuova Sardegna

Cagliari

Fiammetta in dad sui monti, il papà di Ballao: "La Sardegna sempre nel nostro cuore"

Gian Carlo Bulla
Fiammetta è tifosissima del Cagliari calcio, come il padre, e la società le ha regalato berretto e maglietta col suo nome
Fiammetta è tifosissima del Cagliari calcio, come il padre, e la società le ha regalato berretto e maglietta col suo nome

Parla Massimiliano Melis allevatore di capre residente in Trentino che, durante il lockdown, portava la sua bambina nella malga e la foto della piccola seduta al banchetto, col computer, circondata dalle caprette, è arrivata fino al Papa che l'ha ricevuta in Vaticano

03 dicembre 2021
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MEZZOLOMBARDO. “Ho sempre la Sardegna nel cuore pur vivendo da oltre trent’anni in Trentino, nella Val di Sole, la regione di adozione, dove sono emigrato per motivi di lavoro e mi sono integrato, afferma Massimiliano Melis, il padre di Fiammetta, la bambina di dieci anni salita agli onori della cronaca per essere stata ricevuta il 30 ottobre da papa Francesco”.

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Chi è Massimiliano Melis?.”Sono il primogenito dei cinque figli messi al mondo da Anna Mattana e Vincenzo. Sono nato a Ballao, il paese di origine di mia madre, il 12 maggio 1963. Mi ha aiutato a nascere Silvana Boldrini, l’ostetrica del paese del Gerrei, deceduta poco tempo fa alcuni mesi dopo aver raggiunto l’invidiabile traguardo del secolo di vita. Ho trascorso l’infanzia e l’adolescenza ad Armungia il paese dove è nato mio padre, diventato famoso per aver dato i natali ad Emilio Lussu, il fondatore del Partito Sardo D’Azione. Ho frequentato le scuole elementari e le tre classi della scuola media e poi per 6 anni ho fatto il servo pastore alle dipendenze dell’allevatore di capre Libero Quartu. Dal 1982 al 1988 ho fatto il manovale. Poiché il lavoro scarseggiava ho deciso di emigrare nella penisola così come in quegli anni hanno fatto tanti altri miei conterranei. Dopo aver trascorso 2 mesi in Valle D’Aosta mi sono trasferito in Trentino a Mezzocorona. Per quasi un quarto di secolo ho lavorato come manovale per conto prima di una ditta dell’Alto Adige e poi di una tedesca. Negli ultimi anni della prima decade del secondo millennio ho maturato l’idea di fare l’allevatore di capre e ritornare così alle origini. Ho esposto il progetto alla mia compagna Annamaria Tai, oggi cinquantenne,(fa l’operatrice socio sanitaria (os) in una casa di riposo per anziani di Mezzocorona), che lo ha condiviso e mi ha incoraggiato. Nel 2015 ho acquistato le prime capre locali “passirie e mochene”, una quarantina, e ho incominciato ad attuare il mio progetto. Ho incaricato alcuni amici in Sardegna di tenermi informato sull’eventuale vendita di qualche gregge di capre .”

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Quando è nata Fiammetta?. “Fiammetta è nata il 19 marzo 2011, il giorno della festa del papà. E’ stata una grande gioia. La bimba, tanto attesa, ha radicalmente cambiato la mia vita e ha “cementato” l’unione tra me e Annamaria. Fiammetta da quand’era piccina adora gli animali e chiedeva di venire nei due masi che ho vicino alla Rocca medievale di Samoclevo e nelle due malghe tra Dimaro e Terzolas, nella Val di Sole. Fiammetta attualmente frequenta la quinta classe della scuola primaria dell’istituto comprensivo di via Filzi di Mezzolombardo. Durante il periodo della didattica a distanza (dad) disposta per arginare i contagi della pandemia da covid, a differenza di tanti altri bambini, è stata divinamente perché ha avuto l’opportunità di poter vivere all’aria aperta a contatto con gli animali e la natura”.

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Come è stato l’incontro con papa Bergoglio?. “Abbiamo avuto la fortuna di vivere una bellissima esperienza, emozionante. Il papa ha promesso a Fiammetta che se gli farà da guida tra i suoi monti e le sue caprette verrà a trovarla in Val di Sole. Nostra figlia ha regalato al pontefice il libro “Fiammetta e lo stambecco bianco ” scritto durante la dad da Massimo Bianchi, nel quale si racconta come lei ha trascorso le sue giornate”.

Fiammetta come il padre è tifosissima del Cagliari. Più di una volta si sono recati a Peio, la cittadina del Trentino dove il Cagliari da alcune stagioni effettua la preparazione precampionato, che dista una sessantina di chilometri da Mezzolombardo per assistere agli allenamenti. Il centro di coordinamento dei Cagliari club le ha regalato una maglietta personalizzata e un cappellino passamontagna che indossa con orgoglio.

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E’ vero che Fiammetta la aiuta”. “La bambina è molto volenterosa. Le piace aiutarmi sia quando mungo le capre, che quando preparo il formaggio (ho un attrezzato caseificio artigianale) e porto gli animali al pascolo. Attualmente ho 400 capre. 250 sono di razza sarda. Ho acquistato due greggi: uno a Seulo, l’altro ad Armungia”.

Da quanto tempo non va in Sardegna?. “Da quattro anni, da quando ho avviato la nuova attività. Ora assolutamente non posso, sono molto impegnato, devo accudire il bestiame. Appena potrò ci faremo un salto. Voglio rivedere mia madre Anna e le mie sorelle Loredana, Bianca, Valentina e Nicoletta”.

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