La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Oltre a droga e uno storditore elettrico tipo “taser”, recuperata dai carabinieri in casa di una trentasettenne cagliaritana anche parte delle refurtiva proveniente dalla spaccata alla vetrina di una gioielleria in via Cocco Ortu, avvenuta lo scorso 18 gennaio e per la quale i poliziotti della Squadra Mobile avevano già identificato e denunciato in stato di libertà l’autore, un quarantottenne cagliaritano, assai noto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti contro il patrimonio, in particolare furti, ricettazione e riciclaggio.

Adesso i carabinieri della sezione operativa di via Nuoro hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e deferito per ricettazione e detenzione abusiva di armi la donna trentasettenne, anche lei con precedenti denunce a carico. In particolare, i militari, nel corso di una mirata perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto nell’abitazione della donna svariati gioielli ancora muniti di etichette per un valore complessivo di 2.480 euro, ulteriori monili in argento del valore da quantificare, sei buste di marijuana per un peso complessivo di 667 grammi, un involucro contenente 72 grammi di hascisc, un’altra con 4 di cocaina, tre bilancini elettronici di precisione, materiale per il confezionamento della droga in dosi, la somma complessiva di quasi 1.600 euro in banconote di vario taglio, nonché uno “storditore elettrico”.

I gioielli con etichette sono risultati provento del recente furto con spaccata alla gioielleria di via Cocco Ortu, con un bottino del valore di 8.000 euro. La refurtiva recuperata è stata restituita al legittimo proprietario che pensava ormai di avere perso ogni speranza di recuperare la propria merce. L’arrestata è stata tradotta presso la casa circondariale di Uta, in attesa dell’udienza di convalida prevista per la mattinata odierna 7 febbraio al palazzo di giustizia di Cagliari. (l.on)