La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, droga in auto per compiere arresti: chieste 7 condanne

Il palazzo di giustizia di Cagliari
Il palazzo di giustizia di Cagliari

Alla sbarra anche cinque carabinieri e un consigliere regionale

24 febbraio 2022
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CAGLIARI. Sette condanne tra i 3 e i 5 anni e mezzo di reclusione sono state chiese dal pubblico ministero Andrea Vacca al termine di una lunghissima requisitoria nel processo a Cagliari che vede imputati, tra gli altri, cinque carabinieri, all'epoca dei fatti in servizio nel Sulcis, e un consigliere regionale. Si è dunque chiuso il dibattimento che punta a fare chiarezza su quanto sarebbe avvenuto nel 2012 nella caserma di Calasetta dove, secondo le accuse, alcuni militari avrebbero commesso falsi e irregolarità, ma anche messo droga nell'auto di un presunto spacciatore per poterlo arrestare.

L'indagine - condotta dall'allora procuratore aggiunto Gilberto Ganassi - aveva portato a formulare 21 contestazioni a vario titolo agli 8 imputati, facendo venire alla luce presunti episodi di violenza, minacce, calunnie, falsi e un arresto illegale. Nonostante la prescrizione sia già intervenuta su numerose di queste imputazioni, il pm - al termine di una discussione durata parecchie ore - ha chiesto la pena più pesante, 5 anni e mezzo di reclusione, nei confronti del maresciallo Ivano Iacobelli, ex comandante della caserma di Calasetta. Quattro anni e due mesi sono stati invece sollecitati per i carabinieri Massimo Porta ed Emanuele Carrus, mentre tre anni e due mesi sono stati chiesti per i militari Carmelo Spavara e Alessandro Uccheddu.

Stessa pena richiesta per consigliere regionale del Psd'Az, Fabio Usai, finito nei guai perché, sempre secondo l'accusa, avrebbe chiesto di non verbalizzare una denuncia per porto abusivo di coltello nei confronti di un'altra persona. Per una donna - imputata di accesso abusivo a sistema informatico - la contestazione sarebbe ormai troppo vecchia, da dichiarare quindi prescritta. Il presidente della seconda sezione penale del Tribunale ha già fissato il calendario per il resto delle discussioni: il 17 marzo toccherà alle parti civili, poi il 26 aprile i primi avvocati difensori. (ANSA)

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