Tradizioni
Caccia alla giovenca, secondo successo per il giovanissimo Nicolò Ariu
Guasila, la manifestazione ha origini antichissime
14 agosto 2022
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Guasila Alle prime luci dell’alba di oggi, vigilia di Ferragosto, si è svolta a Guasila “Sa cassa de s’akkizedda” (la caccia alla giovenca), la manifestazione ancestrale che ha avuto origine nella notte dei tempi e che di fatto ha dato inizio ai solenni festeggiamenti in onore della Vergine Assunta, patrona del paese della Trexenta.
Per il secondo anno consecutivo la giovenca è stata catturata dal sedicenne Nicolò Arriu di Guasila, studente dell’istituto agrario di Senorbì, nonché coadiuvante nell’azienda agropastorale familiare.
«Ho provato una gioia ed una emozione immensa non appena ho catturato col laccio la giovenca solo per le corna “a corru limpius”, così come prevede il regolamento - afferma Nicolò Arriu -. Pensando alla gara, riservata esclusivamente agli scapoli, non ho dormito tutta la notte. Con destrezza sono riuscito a evitare gli ostacoli creati dagli ammogliati per impedire la cattura. Dedico la vittoria a mio padre che quando era giovane ha partecipato diverse volte alla “caccia” senza mai vincerla. È stato lui a insegnarmi ad andare a cavallo e a spronarmi a fare sempre meglio. Per farmi affinare le abilità mi ha iscritto alla scuola di equitazione del centro ippico di Serramanna che ho frequentato per oltre un anno. La vittoria non è arrivata per caso. Mi sono infatti allenato per diverse ore tutti i giorni mentre badavo le pecore al pascolo. Il merito non è solo mio ma anche di “Farinos” il mio cavallo anglo arabo incrociato con uno spagnolo».
Alla manifestazione hanno assistito diverse centinaia di spettatori tra i quali il sindaco di Guasila Paola Casula che è stata una delle prime a complimentarsi con il vincitore. (Gian Carlo Bulla)
