Ancora gatti uccisi dai cani randagi. La sindaca di Maracalagonis: “Facciamo il possibile per fermarli”
Gli abitanti del villaggio parlano di vero massacro, foto e video lo documenterebbero, si sprecano le denunce. Appello per una più stretta collaborazione tra volontari e strutture pubbliche
Maracalagonis Non è l’unico problema di Torre delle Stelle, ma certo è uno dei più sentiti: il massacro costante, feroce, dei gatti che da sempre affligge il più grande e popoloso villaggio estivo della costa orientale. L’ultimo episodio due giorni fa: due mici randagi sventrati dalla solita muta di cani che da anni fa il bello e cattivo tempo tra le ville dei cagliaritani senza che nessuno riesca a fermarla. Esistono fotografie e anche video recentissimi in cui si vedono i cani scorrazzare indisturbati a caccia di quello che resta il nemico numero uno della loro specie. Le denunce si sprecano: ai carabinieri, alla Forestale, alle guardie zoofile, soprattutto al comune di Maracalagonis, che ha il compito gravoso di occuparsi del problema. Negli anni si sono fatte perlustrazioni, ricerche, battute ma il risultato è sotto gli occhi di tutti: il nulla assoluto, il pericolo resta e si allarga perché abbandonati a se stessi, inselvatichiti dalla vita di campagna, i cani sembrano inafferrabili, almeno per il limitato spiegamento di uomini e mezzi che ha finora ha fatto da contrasto alle loro incursioni.
Tra gli abitanti di Torre delle Stelle lo spettacolo sanguinoso dei gatti massacrati è diventato una consuetudine inaccettabile, sono scene che hanno poco a che vedere con la natura animale e molto con lo scarso interesse di chi dovrebbe mettere rimedio a questo sterminio selvaggio. Francesca Fadda, sindaca di Maracalagonis, è sensibile al benessere degli animali e si difende con forza da chi l’accusa di aver fatto poco per affrontare seriamente il problema.