Ubriaco, scatena una rissa in un locale del Poetto: daspo urbano per un giovane
Per i prossimi due anni non potrà accedere nelle ore serali e notturne a pubblici esercizi e locali di pubblico intrattenimento dell’intera provincia cagliaritana
Cagliari Per i prossimi due anni non potrà accedere nelle ore serali e notturne a pubblici esercizi e locali di pubblico intrattenimento dell’intera provincia cagliaritana. Si chiama “Dacur” (noto come Daspo urbano) ed è il provvedimento che il questore di Cagliari ha preso nei confronti di un giovane che, ubriaco e con vena provocatrice, ha recentemente scatenato una rissa in un locale del Lungomare Poetto e poi si è scagliato contro gli agenti di polizia intervenuti per riportare la calma.
A seguito dell’istruttoria effettuata dalla Divisione Polizia Anticrimine, il questore ha emesso il provvedimento di Dacur per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nella circostanza, due pattuglie della squadra Volante erano intervenute a seguito di segnalazione di una rissa: tra le persone coinvolte avevano individuato un giovane che, in evidente stato di ebbrezza, a seguito di un litigio per futili motivi con altri ragazzi, dapprima sferrava un calcio contro un’autovettura parcheggiata, poi aggrediva sia il proprietario dell’auto che gli agenti intervenuti. I poliziotti avevano pertanto proceduto all’arresto del giovane per i reati di resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale, poi convalidato dal Tribunale di Cagliari.
La condotta violenta del giovane, tenuta in orario notturno in prossimità di pubblico esercizio, in una zona particolarmente frequentata soprattutto dai giovani, ha comportato – secondo il questore - un grave danno alla sicurezza e alla tranquillità pubblica, rappresentando un potenziale pericolo per l’incolumità pubblica. Il provvedimento vieta al soggetto di accedere - dalle 19 alle 7 – a tutti i pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento della provincia di Cagliari, nonché il divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi, per la durata di due anni.(l.on)