La Nuova Sardegna

Cagliari

Jet set in lutto

Addio a Enzo Fortunato, l’ambasciatore delle star al Forte Village

di Mario Frongia

	Enzo Fortunato con l'attrice Caterina Murino
Enzo Fortunato con l'attrice Caterina Murino

Curava le relazioni con calciatori, attrici e donne e uomini dello spettacolo. Era stato in tv insieme a Piero Chiambretti

11 febbraio 2024
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Cagliari Il primo post di cordoglio l’ha firmato Mimmo Criscito, ex nazionale e capitano del Genoa. A seguire, commozione e parole dolci, tra i tanti, dal campione del mondo, Fabio Grosso, dagli showman Fiorello, Amadeus e Piero Chiambretti, dall’allenatore Roberto Mancini.

Enzo Fortunato se ne è andato ieri pomeriggio, sabato 10 febbraio. Ambasciatore del Forte Village di Santa Margherita di Pula, curava le relazioni con calciatori, attrici, uomini e donne dello spettacolo. Aveva una simpatia innata, capace di fare breccia anche nelle celebrità più riservate. Da Andrea Bocelli a Sting, passando per Zlatan Ibrahimovic, Xavi AlonsoRoberto Carlos, Eros Ramazzotti, Paola Cortellesi, Carlo Cracco.

Aveva un profondo senso dell’ospitalità e dell’accoglienza. Originario di Ravello, in provincia di Napoli, aveva 74 anni, compiuti il 26 gennaio. Ieri, dopo aver trascorso due giorni al Brotzu a causa di problemi renali risolti, pareva andasse tutto al meglio. Ma oggi, nel primo pomeriggio di ieri, un problema cardiaco lo ha messo ko.

Enzo ha iniziato da barman a Londra fine anni ’60. Viene notato da Charles Forte, diventa autista personale e assistente della moglie. In quegli anni londinesi incontra più volte i reali, abituali ospiti nelle tenute di caccia di Forte. Il tycoon è proprietario anche di alcuni studi di registrazione e incisione. Sale fumose e buie dove incontra e stringe amicizia con musicisti del calibro dei Led Zeppelin e dei Pink Floyd:

«Ho ancora uno spartito regalatomi da David Gilmour» raccontava spesso. Ha mostrato spesso la foto, che non ha mai dato, in cui apparecchia cappuccino e cornetto a Freddy Mercury. Spirito gagliardo, battuta pronta, abile nel risolvere problemi e nel creare empatia con qualsiasi ospite, a fine degli anni Ottanta rientra in Italia. Lo chiama al Forte l’allora direttore, Lorenzo Giannuzzi. Da buon campano si occupa di cucina ed è un mago anche nel fare la pizza: quella chiamata “Enzo” fa impazzire Massimo Cellino. Il presidente del Cagliari gli fa una promessa: «Porti bene, se andiamo in Uefa ti assumo». E così è stato. Enzo Fortunato con il patron rossoblù, dal 1992 al 2001, ricopre vari incarichi, dalla comunicazione alla logistica, fino al ruolo di team manager. Rientrato al Forte diventa una sorta di riferimento per gli ospiti di riguardo. Ambasciatore, appunto.

Poche ore o intere settimane non cambia: Enzo entra in contatto con la principessa del Marocco, il presidente della Cina Xi Jinping, Umberto Agnelli, Giorgio Armani, tennisti come il giovane Sinner, MedvedevFrancesca Schiavone, le showgirl Simona Ventura e Paola Perego, gli chef stellati Gordon Ramsey e Heinz Beck. L’Italia di Roberto Mancini approda al resort a cinque stelle per una settimana pre Europei grazie al suo pressing con il commissario tecnico di Jesi. A seguire, quella nazionale vincerà il titolo in Inghilterra: «Enzo, sei stato l’uomo della provvidenza!” gli scriverà Mancini.

Commendatore della Repubblica dal 2008, uomo di scena, talvolta burbero e dai modi spicci, aveva esilaranti colpi in napoletano stretto, Enzo è approdato anche in tv. Lo chiama Piero Chiambretti a Mediaset. Fa parte del cast della trasmissione Tiki-Taka, per lui ci sono il tight del maggiordomo superlusso. Coglie l’attimo, fa il bis e anche Fiorello gli chiede di fargli compagnia nei suoi programmi romani all’alba per Rai2. Declina. Alcuni fastidi fisici, assieme a qualche chilo di troppo, lo tengono sotto tono. La scorsa estate riduce i carichi di lavoro. Eppure, all’ora di punta nei ristoranti, dal “Fish market” al “Bellavista”, arrivava con il suo classico grembiulone e dava consigli a giovani maitre e camerieri. Alla sera prendeva parte come clown, acclamato dai più piccoli, agli spettacoli in scena nel circo del Forte. In autunno le sue condizioni di salute sono peggiorate.

Alcuni esami clinici lo avevano tenuto sotto tiro poco prima delle feste natalizie. Mercoledì scorso si è fatto accompagnare all’ospedale Brotzu per degli accertamenti per alcune complicanze renali. Poi poco dopo mezzogiorno, un arresto cardiaco ne ha determinato il decesso. Profondo e intenso il dolore al Forte e a Palazzo Doglio, dai vertici, con in prima fila l’amministratore unico Lorenzo Giannuzzi, il direttore generale Magno Cristiani e il responsabile Progetti speciali e marketing, Paolo Mancuso, sino ai vari reparti, ai fornitori e alle aziende vicine al resort. Lo ricorderemo con il sorriso e la dedica (“Al nostro caro Enzo, uno di famiglia”) fattagli lo scorso ottobre alle Terme del resort da Penelope Cruz e Javier Bardem.

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