La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari in festa

Sant’Efisio, Giovanni Ena: l’Alter Nos che non è mai andato a cavallo

Sant’Efisio, Giovanni Ena: l’Alter Nos che non è mai andato a cavallo

Il coprotagonista: «Ho preso lezioni per imparare a cavalcare»

30 aprile 2024
3 MINUTI DI LETTURA





L’Alter Nos è una delle figure centrali della Festa di Sant’Efisio. È lui che sfila a cavallo con la fascia tricolore e rappresenta la municipalità nell’evento più importante dell’anno per la comunità cagliaritana. Quest’anno la scelta, che viene fatta sempre dal sindaco in carica e dunque da Paolo Truzzu – stavolta giusto poco prima delle dimission –, è caduta su Giovanni Ena, classe 1969, dirigente amministrativo del Comune. «La scelta mi ha sorpreso – racconta – intanto perché non sono mai andato a cavallo. Quando il sindaco mi ha comunicato la sua decisione lo ha fatto prendendomi alla sprovvista. Mi ha convocato nel suo ufficio e pensavo volesse parlare di lavoro, invece mi ha detto che sarei stato l’Alter Nos». Mai andato a cavallo, ma per ricoprire questo ruolo serve fare un po’ di allenamento e l’aiuto degli esperti che lo accompagneranno lungo il tragitto. «Praticamente da subito ho iniziato a prendere le lezioni al campo generale Rossi. L’aiuto di due militari di lungo corso come Emanuele ed Esteban è stato fondamentale. Il cavallo che mi hanno assegnato appartiene all’Esercito, si chiama Quarzo, è docile ma è un campione visto che ha vinto diverse gare di equitazione». L’emozione per il ruolo è travolgente. «Tutti noi cagliaritani siamo legati a Sant’Efisio, fa parte in maniera indissolubile delle nostre vite. Partecipare alla processione da spettatore è qualcosa che fanno tutti, ma esserne addirittura protagonista è davvero fantastico. Ormai, man mano che ci si avvicina al primo maggio aumentano anche gli impegni perché la Festa non si liita alle date comprese tra il primo e il quattro maggio, quando l’Alter Nos deve accompagnare il Santo, ma anche nei giorni precedenti ci sono tante cose da assolvere. Tutti impegni che svolgo con grande piacere e commozione». Giovanni Ena sinora ha vissuto come i cagliaritani da semplice devoto la Festa. «Ho visto tante volte la processione, da buon cagliaritano anzi credo di averla sempre seguita. Ma quella che mi ha colpito di più è stata la prima a cui ho assistito dopo il mio matrimonio, quando mi sono trasferito in via Santa Margherita, giusto a due passi dalla chiesetta del Santo. Mi sono affacciato dal balcone e ho visto i miliziani, i figuranti in costume che si preparavano per la sfilata. È stata una grandissima emozione, vedere i preparativi prima dell’inizio vero e proprio della Festa. Rumori, suoni, parole rimaste impresse nella mente». L’ultimo passaggio? Le prove dell’abito che indosserà nei giorni della festa durante le processioni. «Ormai siamo agli ultimi ritocchi – dice l’Alter Nos – . L’abito è stato preparato dalle sarte del Teatro Lirico, signora Marina e signora Francesca, due autentiche maestre nel loro lavoro. Ho fatto anche le prove del cappello. Ora non resta che aspettare il grande momento, e confesso che un po’ mi tremano le gambe». (enrico gaviano)
In Primo Piano
Primo giorno

Scuola, si ricomincia. In dieci anni nell’isola “persi” oltre 35mila studenti

di Silvia Sanna
Le nostre iniziative