La Nuova Sardegna

Quartu In carcere per scontare una pena di quasi 11 anni di reclusione per una serie di reati che hanno fatto di lui e della sua famiglia, al pari di un’altra, temuti notabili della località costiera di Flumini di Quartu.

La “giustizia”, ha presentato dopo nove anni il suo conto a un 32enne di Quartu, Edoardo Artizzu, tramite i carabinieri della città campidanese che hanno notificato ed eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. Il provvedimento dispone la reclusione del giovane per un totale di 10 anni, 9 mesi e 22 giorni, quale cumulo di pena derivante da due distinti procedimenti giudiziari.

Il primo episodio risale al 2015, quando il soggetto, insieme ad altri quattro complici, era stato denunciato per il furto di diversi motocicli d’epoca, tra cui Vespe e Lambrette, per un valore complessivo di circa 30.000 euro, sottratti da un capannone situato a Maracalagonis. Successivamente, nell'agosto 2019, era stato arrestato in flagranza dai carabinieri a seguito del rinvenimento di una coltivazione composta da quindici piante di marijuana su un terreno nelle vicinanze della sua abitazione, oltre a circa 200 grammi di marijuana e hashish occultati all’interno dell’abitazione stessa.

L’operazione che ha portato all’arresto del 32enne è stata il risultato di un’attività di monitoraggio condotta dai carabinieri della stazione di Quartu, che nelle ultime settimane hanno raccolto informazioni utili per rintracciare Edoardo Artizzu individuato mentre si trovava all’interno di un’abitazione nel centro di Quartu. Il fermo è avvenuto senza resistenza, con i militari che hanno proceduto alla notifica dell’ordinanza e alla traduzione del condannato presso la casa circondariale di Uta, dove sconterà la pena prevista, chiudendo così una vicenda giudiziaria che si protraeva da diversi anni. (l.on)