Un’officina abusiva con auto rubate e droga: arrestato
L’operazione delle forze dell’ordine dopo un’attività investigativa con elicottero, droni e intercettazioni
Decimoputzu Nell’area rurale in cui aveva avviato un’attività abusiva di sfasciacarrozze e di riciclaggio di parti di auto presumibilmente provenienti da furti, c’era anche la cocaina da spacciare e una considerevole somma di denaro contante.
Già agli arresti domiciliari da dicembre per lesioni personali durante una rissa, a cui è seguita una decina di giorni fa la scoperta da parte del Noe del suo deposito di auto rubate e smantellate da parte, Daniele Ena, 42 anni, di Decimoputzu, è stato nuovamente arrestato ieri 7 marzo dagli stessi specialisti del nucleo operativo antisofisticazioni, diretto dal maggiore Pietro Lucania. È stata un'attività di monitoraggio del territorio, che ha portato alla scoperta e al sequestro dell’area adibita alla demolizione abusiva di veicoli, situata nelle campagne di Decimoputzu.
L’operazione, parte di un più ampio piano di contrasto all’abbandono di auto rubate e al commercio illegale di pezzi di ricambio. L’attività investigativa, con una squadra di giovani militari di grandi capacità professionali (elicottero, droni, appostamenti, intercettazioni) ha avuto origine dai sorvoli effettuati dal personale del Noe con il supporto dei velivoli dell’11° nucleo elicotteristi di Elmas, che avevano permesso di individuare un’ampia zona caratterizzata da un accumulo sospetto di veicoli accatastati, compatibile con un’attività illecita di smantellamento e rivendita di componenti automobilistiche. A seguito di approfonditi accertamenti catastali e amministrativi, i carabinieri hanno scoperto che l’area risultava di proprietà di un uomo già ristretto ai domiciliari, in ragione di un altro procedimento penale in corso.
Decisi a fare chiarezza sulla situazione, i militari della tutela ambientale hanno avviato un’ispezione dettagliata dell’area, che ha confermato i sospetti: all’interno di un capannone adiacente all’abitazione del 42enne era stata realizzata una vera e propria officina clandestina per lo smontaggio e la rottamazione di autovetture, la cui provenienza è ancora in corso di accertamento. Parti meccaniche, carrozzerie smontate e pezzi di ricambio che potrebbero essere destinati alla vendita sul mercato nero erano disseminati su tutta la superficie. Il valore complessivo del materiale sequestrato è stimato intorno ai 30.000 euro. L’attività dei carabinieri diretti dal maggiore Lucania, non si è fermata al solo sequestro dell’area, ma è proseguita con un’accurata perquisizione dell’abitazione del soggetto, finalizzata a individuare ulteriori elementi riconducibili all’attività illecita.
Durante l’ispezione, i militari hanno scoperto 10 grammi di cocaina occultati all’interno di un mobile e una somma in contanti pari a 19.610 euro, ritenuta provento dello spaccio di droga. A seguito dei ritrovamenti, i militari hanno proceduto al sequestro dell’intera area, dei veicoli smontati, dello stupefacente e del denaro. L’uomo, già sottoposto agli arresti domiciliari, è stato nuovamente tratto in arresto e questa mattina 8 marzo, è stato accompagnato in tribunale. Il giudice ha convalidato l’arresto e concesso i termini a difesa, aggiornando la direttissima alla prossima settimana. L’indagato è tornato intanto agli arresti domiciliari. (l.on)