Una targa per ricordare il maresciallo Paolo Mero, morto in servizio
Alla cerimonia i vertici del comando provinciale di Cagliari dei carabinieri e le autorità civili
Monserrato Venuto a mancare a soli 40 anni per un improvviso arresto cardiaco mentre era in servizio, al maresciallo dei carabinieri Paolo Mero, un figlio di Monserrato stimato ambasciatore del suo paese attraverso il ruolo istituzionale ricoperto nella sua breve ma intensa carriera militare, è stata intestata questa mattina 30 aprile la piazza antistante la caserma dell’Arma. Alla cerimonia, con un picchetto d’onore schierato, hanno preso parte le autorità civili di Monserrato con in testa il sindaco Tomaso Locci, i vertici del comando provinciale carabinieri di Cagliari (generale Luigi Grassi), il comandante della Compagnia di Quartu maggiore Michele Cerri, il prefetto Cataldo, il questore Lavezzaro, i familiari del maresciallo Mero e tantissimi suoi ex colleghi con cui ha operato nel suo servizio nell’Arma. A ricordare la figura del maresciallo Mero sono stati il generale Grasso e il sindaco Locci.
Nato a Monserrato il 4 maggio 1959, Paolo Mero si arruolò nell’Arma nel 1978 dopo aver frequentato la Scuola Allievi Carabinieri di Roma e il II Battaglione di Iglesias. I primi anni di servizio lo videro operare nelle Stazioni di Marrubiu, Riola Sardo e Serramanna, dove affinò le proprie competenze investigative e instaurò un saldo rapporto di fiducia con la cittadinanza. Nel 1988 assunse il comando della Stazione di Samassi distinguendosi per professionalità, spirito d’iniziativa e profonda umanità, qualità che gli valsero numerosi attestati di stima sia da parte dei superiori sia dell’amministrazione locale.
Dal 1997 diresse la Stazione di Assemini: sotto la sua guida il reparto ottenne l’Encomio collettivo come miglior presidio operativo della Sardegna, grazie a una capillare azione preventiva e alla costante presenza sul territorio, in particolare a tutela dei più giovani mediante incontri nelle scuole e progetti di educazione alla legalità. Durante la devastante alluvione del 1999 si pose in prima linea, fornendo ogni supporto alle famiglie colpite. Il maresciallo Mero si era spento prematuramente il 17 gennaio 2000, a soli 40 anni, lasciando moglie e due figli e un ricordo indelebile in quanti avevano avuto il piacere di conoscerlo, sia come carabiniere ma soprattutto come uomo. (luciano onnis)