Chef fuori controllo minaccia tutti con un coltellaccio e ruba l’auto di un collega,
Il fatto è avvenuto a Santa Margherita di Pula
Pula Sotto un presunto stato di alterazione da sostanze stupefacenti, vice cuoco ventottenne in un rinomato resort di Santa Margherita, semina il panico fra il personale della struttura minacciandoli con un coltellaccio da cucina, poi ruba l'auto di un collega e scappa. Lo hanno poi intercettato i carabinieri e arrestato. Sembrava una mattinata di ordinaria tranquillità, quella di oggi 10 giugno, nel noto resort sulla costa, si è trasformata in pochi minuti in una baruffa concitata che ha richiesto l’intervento dei carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Cagliari che hanno riportato la tranquillità solo dopo aver arrestato un ventottenne, impiegato come aiuto cuoco nella struttura, resosi protagonista di una serie di azioni violente e pericolose. Forse le prime avvisaglie di quanto sarebbe successo si sono avute nella cosiddetta "staff house" del resort, dove l’uomo alloggiava insieme ad altri colleghi.
Poi, di punto in bianco e senza alcun apparente motivo, il giovane ha improvvisamente perso il controllo iniziando a distruggere mobili e suppellettili, mentre si trovava in evidente stato di alterazione psicofisica, verosimilmente conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti. Nel giro di pochi minuti la situazione è degenerata: l’uomo si è armato di un coltello da cucina e ha minacciato e aggredito fisicamente alcuni dei presenti, seminando panico tra lo staff della struttura turistica.
Ricevuta la richiesta d'intervento, i carabinieri del Norm di Cagliari, coordinati dal loro comandante Gianmarco Daidone, si sono precipitati sul posto, ma il giovane vice cuoco, prima del loro arrivo, era riuscito a fuggire trafugando l’autovettura di un collega. La fuga è durata poco: grazie al rapido coordinamento e alle immediate ricerche, i militari sono riusciti a intercettare il fuggitivo e a bloccarlo dopo un breve inseguimento lungo le strade del comune di Pula.
Anche durante le operazioni di fermo, il ventottenne ha mantenuto un atteggiamento aggressivo, opponendo resistenza ai militari nel tentativo vano di sottrarsi all'arresto. Solo grazie alla professionalità degli operanti è stato possibile contenere la situazione senza che si registrassero ulteriori conseguenze per i presenti. Il ventottenne è stato infine tratto in arresto con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, minaccia aggravata, furto, danneggiamento e lesioni personali. Al termine delle formalità di rito, è stato condotto presso le camere di sicurezza del Comando provinciale, in attesa del giudizio con rito direttissimo che terrà conto delle prognosi date ai colleghi aggrediti, che attualmente sono ancora accuditi dai sanitari. (l.on)