Nel circolo la base operativa dei criminali per spaccio, rapine e un sequestro di persona: due arresti
Un uomo segregato per ore: le misure cautelari sono state emesse dal Gip del Tribunale di Cagliari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia
Cagliari Un circolo abusivo era la base operativa per lo spaccio di droga, rapine, furti e perfino un sequestro di persona. La polizia ha disarticolato un presunto sodalizio criminale operante in un circolo abusivo nel quartiere di “Mulinu Becciu” a Cagliari. Nella serata di mercoledì, personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Cagliari, su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia, nei confronti di due cagliaritani: Cristian Camba di 44 anni e Roberto Cocco di 41. Il provvedimento scaturisce da una complessa attività investigativa avviata nell’aprile 2024, coordinata dal capo della Mobile Davide Carboni, che ha permesso di far luce su una ipotesi di fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti condotta dai due indagati all’interno di un circolo abusivo nel quartiere di Mulinu Becciu, utilizzato come base operativa.
Dalle indagini, condotte con tecniche tradizionali e attività di videoripresa, sono emersi indizi gravi di numerose cessioni di droga a una vasta rete di acquirenti, confermando l’ipotesi che il circolo sia un punto centrale di riferimento per lo spaccio nella zona. Ma l’attività illecita non si sarebbe limitata al traffico di stupefacenti. Le risultanze investigative hanno fatto emergere ulteriori ipotesi di gravi episodi criminali, tra cui: un sequestro di persona, che sarebbe avvenuto il 13 settembre 2024, ai danni di un uomo del posto. La vittima sarebbe stata prelevata con la forza dalla propria abitazione e condotta all’interno del circolo, dove sarebbe rimasta segregata per circa otto ore, subendo una violenta aggressione che gli causò lesioni giudicate guaribili in 30 giorni; il grave atto sarebbe stato realizzato per costringere la vittima a spacciare alle dipendenze degli indagati.
Poi un furto aggravato, che si ritiene compiuto mediante l’utilizzo di una smerigliatrice, di una macchina cambiamonete contenente 1.500 euro, sottratta da una sala scommesse. Nello stesso contesto, i due si sarebbero resi responsabili anche di una rapina, minacciando un dipendente con un piede di porco e impossessandosi di ulteriori 2.389 euro contenuti in due apparecchi videogiochi. L’insieme degli elementi raccolti è finito in un’informativa di reato che ha trovato piena accoglienza nella richiesta della Dda dando così luogo all’emanazione del provvedimento cautelare. Nel corso della serata di mercoledì, gli agenti della Squadra Mobile hanno proceduto all’esecuzione dell’ordinanza nei confronti di entrambi, ponendo un ulteriore punto fermo nella lotta allo spaccio delle sostanze stupefacenti sul territorio.(l.on)