La Nuova Sardegna

Una ruspa in azione sulle dune di Piscinas

di Luciano Onnis
Una ruspa in azione sulle dune di Piscinas

Arbus, strani movimenti sulla spiaggia dove due collinette di sabbia erano già state spianate nel 2011

27 dicembre 2012
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ARBUS. C’è una mano armata (di ruspa) che da qualche tempo sta attentando alle dune e alla spiaggia di Piscinas. Fra il 2011 e il 2012, come dimostra un’ampia documentazione fotografica (anche satellitare), sono misteriosamente scomparse due piccole dune di pochi metri di altezza a ridosso della battigia. E la vigilia di Natale appena trascorsa, una ruspa gialla ha sbancato un tratto di spiaggia effettuando movimenti in prossimità della foce del rio Irvi, l’ormai famigerato “fiume rosso” al cadmio che scarica nel mare di Piscinas le acque reflue provenienti dal cantiere minerario dismesso di Casargiu, fra Montevecchio e Ingurtosu, sette chilometri a monte della più rinomata e suggestiva località balneare della costa di Arbus.

La ruspa in azione il giorno prima di Natale è stata fotografata a più riprese, così come una simile (ma non sembra essere la stessa) parcheggiata fra la vegetazione e la recinzione di una struttura ricettiva. L’autore delle fotografie le ha messe a disposizione di un giovane ingegnere e subacqueo arburese, Davide Morelli, che da qualche anno è diventato il paladino della costa arburese denunciando a carabinieri, Corpo forestale e magistratura presunti scempi avvenuti o in atto nel litorale. Per il momento la serie di fotogrammi della ruspa in azione (su Facebook è definita ironicamente “the yellow bulldozer in Piscinas”) sono finite sul social network Facebook, scatenando un’ondata di proteste e portando alla nascita di un forum nel quale si chiede venga fatta luce sugli sbancamenti di sabbia nella spiaggia di Piscinas. Ma ben presto le fotografie potrebbero prendere un’altra via: quella della Procura della Repubblica, dove è già stato inoltrato tempo addietro un esposto relativo alla misteriosa scomparsa delle due “dunette” che, in mezzo alla spiaggia, limitavano parzialmente da terra la visione di uno scorcio di mare. Individuare l’autore dello sbancamento, operazione ovviamente illegale data la miriade di vincoli di assoluta tutela naturalistica, paesaggistica e urbanistica a cui è sottoposta l’intera fascia costiera e in particolare il sistema dunale di Piscinas (area Sic), sarà compito del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale.

«Numerose fotografie testimoniano che fino al 2011 in quel tratto di spiaggia esistevano due piccole dune – afferma Davide Morelli -, ora le stesse dune non ci sono più. Qualcuno le ha spianate abusivamente, presumibilmente perché disturbavano. Adesso, l’ultimo attentato alla spiaggia e alle dune di Piscinas con la ruspa che effettua lavori di movimentazione della sabbia, con quali scopi non si sa. Una cosa però è certa: è un atto abusivo, illegale. Come tanti altri che avvengono sulla costa di Arbus. Sto combattendo per buttare giù quel muro di omertà che ad Arbus è stato eretto da qualcuno su Piscinas. Troppe protezioni e troppi interessi perlomeno dubbi, che rischiano di intaccare questo eden della costa arburese».

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