La Nuova Sardegna

Incompatibilità, opposizioni all’attacco

di Tamara Peddis
Incompatibilità, opposizioni all’attacco

Due assessori (Monti e Franceschi) definiti a rischio, ma tremano anche alcuni consiglieri di minoranza

16 luglio 2013
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IGLESIAS. Il tormentone delle incompatibilità tra i nuovi amministratori continua a creare discussioni, dubbi e perplessità. «Tra consiglio, giunta e sindaco ci sono gravi lacune su incompatibilità e inconferibilità che rischiano di rendere nulli gli atti e i provvedimenti deliberati, noi come gruppo consiliare abbiamo sollevato il caso politico nel primo e unico consiglio comunale del 28 giugno e per questo in tutte le votazioni ci stiamo astenuti». Commenta così il consigliere di opposizione di centro destra in consiglio comunale Gian Marco Eltrudis capogruppo della lista Piazza Sella (ex Udc) facendo riferimento alle nuove disposizioni del decreto legislativo 39/2013 che rendono incompatibili e inconferibili certe cariche pubbliche con i ruoli ricoperti in ambito lavorativo. Il decreto entrato in vigore lo scorso 4 maggio disciplina le incompatibilità tra gli incarichi dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni e gli incarichi elettivi o di governo e le inconferibilità per coloro che, hanno svolto attività professionali che negli ultimi due anni hanno ricevuto pagamenti dall’amministrazione per consulenze o servizi erogati. I consiglieri “a rischio” sono presenti anche tra i banchi dell’opposizione. Tra questi il medico anestesista Piero Carta (Piazza Sella) e Gianfranca Mannu (Pdl), farmacista alla Asl , e Gigi Rubiu ( Piazza Sella) con il ruolo di commissario al consorzio di bonifica del Cixerri. Quest’ultimo smentisce con sicurezza a fronte di due pareri legali (il suo avvocato e il sindacato nazionale dei Consorzi di Bonifica) e cita numerose sentenze che dimostrano come il Consorzio di Bonifica non sarebbe un Ente pubblico, non finanziato dalla Regione,ma da una base associativa privata. Da parte del sindaco Emilio Gariazzo e della sua giunta si dicono tutti sereni e tranquilli per «aver studiato bene il decreto prima della candidatura e dell’accettazione di incarichi in giunta». Il caso riguarderebbe l’assessore al bilancio Gianfranco Montis revisore dei conti in Comune fino allo scorso maggio e Simone Franceschi ( vice sindaco e assessore), socio di Accademia Produzioni che negli ultimi due anni ha organizzato eventi per conto del comune. Franceschi si limita a dire che «nel mio caso non esistono neanche degli appigli nel decreto”.

Il problema della incompatibilità venne sollevato sabato scorso da Claudio Rosina, il primo dei non eletti del Pdl che ha posto in evidenza che il decreto 39 potrebbe mettere a rischio otto persone tra sindaco, Giunta e consiglio. Rosina ha chiesto una verifica dettagliata al segretario generale del Comune, Michele Cuccu.

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