La Nuova Sardegna

Il faro più a ovest d’Italia spento da quasi un anno

di Simone Repetto
Il faro più a ovest d’Italia spento da quasi un anno

Carloforte, Capo Sandalo non funziona dal dicembre 2013 per un’avarìa della cabina elettrica

25 settembre 2014
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CARLOFORTE. Continua il black out del faro di capo Sandalo, ancora spento da dicembre. La mancata accensione della lampada sul mare “più ad ovest d'Italia”, è dovuta ad una avaria alla cabina elettrica che la alimenta, in media e bassa tensione. In pratica, al faro non arriva corrente e gli accumulatori che intervengono in caso di necessità, possono garantire l'energia solo per un periodo limitato.

Da tempo il problema è noto alla Marina Militare, responsabile dei fari italiani, e la procedura per la riparazione è stata avviata, da parte dei vari organismi tecnici competenti. Ma le lungaggini nell'esecuzione dei lavori, sembrano dovute (come spesso accade in Italia negli ultimi tempi) ai ritardi con cui devono essere trasferiti i fondi ministeriali per l'intervento.

Dunque, capo Sandalo è al buio da mesi, con appositi “avvisi ai naviganti” per le navi che transitano nei paraggi. Non è il primo guasto a cui il faro carolino è incappato negli ultimi anni, sempre per problemi provenienti dalla cabina elettrica.

Nessun problema, invece, dal punto di vista strutturale. Nel 2012, sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione alla palazzina, costruita nel 1800, che un tempo ospitava il guardiano e la sua famiglia, prima che il sistema illuminante fosse automatizzato.

Essendo ubicato in un sito strategico, era anche stata annunciata l’installazione di un radar della Guardia Costiera tipo “vts”, per il controllo e la vigilanza costiera del naviglio in transito, allo scopo di prevenire ed evitare incidenti marittimi.

Progetto per ora accantonato, anche a causa delle notevoli proteste popolari, sorte per dire no all’installazione di qualsiasi tipo di radar in tutta l’isola.

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