La Nuova Sardegna

Porto Torres, pulizia dei fondali da plastica e immondizia a Scogliolungo e Renaredda

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10 aprile 2018
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PORTO TORRES. Un paio d'ore in acqua, a ripulire i fondali dalle immondizie lasciate da chi non ha a cuore l'ambiente, la bellezza delle coste e del mare turritano. In una magnifica giornata di sole, a fare su e giù nello specchio acqueo della Renaredda, dello Scogliolungo e delle spiaggette artificiali, per il quinto anno consecutivo i ragazzi dell’Asd Cala d'Oliva Diving Center in collaborazione con Asso.Ve.la. e Associazione "La Prana", con il supporto della Capitaneria di Porto e la collaborazione dell’amministrazione comunale che, attraverso Ambiente 2.0, ha fornito le buste per raccogliere i rifiuti garantendone al contempo il ritiro.

I quindici sub dell’associazione presieduta da Alessandro Masala, con l’ausilio di due gommoni e delle barche delle due associazioni amiche, hanno scandagliato i fondali recuperando di tutto un po’, dalle bottiglie in vetro e plastica ai piatti in plastica, dalle buste e vaschette di plastica con palette per i gelati ai materiali da pesca, dalle lattine a cordame e persino un computerino di quelli in dotazione nelle banche.

Felice dopo le due ore trascorse in acqua Alessandro Masala che, ringraziando Asso.Ve.La, Associazione "La Prana", Capitaneria e Comune per la collaborazione, ha detto: «Siamo molto soddisfatti perché per noi è molto importante mantenere l'ambiente sano e pulito e, da subacquei, è bello restituire qualcosa al nostro grande amore, il mare, dopo tutto quello che ci da». (fotoservizio di Emanuele Fancellu)

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