La Nuova Sardegna

Coronavirus, il sabato di Pasqua tra strade vuote, mascherine e hotel listati a lutto

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11 aprile 2020
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CAGLIARI. Continua la vita irreale causata dall'emergenza sanitaria Covid-19. Il sabato di Pasqua le strade sono vuote, gli unici mezzi che si incontrano con frequenza sono quelli delle forze dell'ordine, un po' di vita si vede solo davanti ai supermercati, con le file ordinate, le persone distanziate, tutte paludate con mascherine e guanti, la divisa che aiuterà a rallentare il contagio assieme al comportamento più virtuoso che è lo stare a casa. La mascherina è un lasciapassare, un baluardo, un segnale di sicurezza: dagli operatori sanitari alle guardie giurate del primo presidio Covid dell'area metropolitana, l'ospedale Santissima Trinità, tutti gli operatori sul fronte della lotta al contagio hanno cominciato a indossarla dal primo momento anche in strada, aiutando così la popolazione ad accettarla. Gli alberghi raccontano la crisi con un semplice drappo nero appeso sulla facciata, segno della difficoltà presente e del timore per il futuro, le facciate dei condomini sono punteggiate di bandiere e cartelli per dire che tutto andrà bene. C'è quasi un impegno in questa frase: tutto andrà bene perché noi ci comporteremo bene. Che è la speranza delle centinaia di poliziotti, carabinieri, finanzieri, forestali, vigili urbani tutti schierati in questi giorni di festa per fermare chi rifiuta la realtà, vale a dire che un grosso aiuto per fermare il contagio lo può dare il singolo cittadino semplicemente stando a casa.
(foto e testo di Mario Rosas)

 

 

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