La Nuova Sardegna

Anche nel Nuorese tangenti per nascondere materiali stradali scadenti

Anche nel Nuorese tangenti per nascondere materiali stradali scadenti

L'inchiesta della Procura di Napoli Nord

11 dicembre 2019
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NAPOLI. C'è anche un funzionario del compartimento Anas della Sardegna tra gli indagati nell'inchiesta cominciata a Napoli sui viadotti costruiti in difformità dai progetti iniziali, con materiali di qualità inferiore, spesso scadenti, e tangenti distribuite ai funzionari pubblici per nascondere la cattiva esecuzione dei lavori. Si tratta di Antonio Giacobbe, il suo coinvolgimento riguarderebbe alcuni lavori stradali eseguiti nel Nuorese dai costruttori edili Francesco e Salvatore Nicchiniello (padre e figlio), arrestati ieri 10 dicembre su disposizione della Procura di Napoli Nord da parte dei carabinieri del Reparto Operativo di Caserta.

Coinvolte nell'inchiesta anche le amministrazioni dei comuni casertani di Villa Literno e Lusciano; in particolare il sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino è finito ai domiciliari, mentre quello di Lusciano, Nicola Esposito, è stato solo indagato, nonostante la Procura ne avesse chiesto l'arresto.

I Nicchiniello sono ritenuti dagli inquirenti figure centrali di un sistema illecito ben definito, basato sul pagamento di tangenti a funzionari pubblici e sulla conseguente riduzione all'osso dei costi, soprattutto per i materiali; un 'modus operandì emerso in tutti i lavori realizzati dai Nicchiniello, dalla Sardegna alla Campania. Ovviamente i due costruttori dichiaravano alle pubbliche amministrazioni appaltanti, secondo l'accusa falsificando verbali e documenti con la complicità di funzionari pubblici, di aver usato i materiali migliori, venendo così pagati profumatamente.

In Sardegna in particolare gli imprenditori casertani dovevano realizzare a Lanusei due viadotti, il Navile e il Sa Pruna, e per farlo - emerge dal provvedimento - non avrebbero esitato a corrompere il funzionario Anas competente, che è indagato con altre persone, e a impiegare minori quantità di fibre di carbonio e un acciaio di qualità inferiore (S355 al posto di S355 Jow), seppur pagato al costo di quello migliore, o a usare pali non certificati e non saldati a quelli esistenti, «il tutto per nascondere la cattiva esecuzione del manto stradale». A Lusciano (Caserta), durante i lavori della rete fognaria, sarebbero state poste tubazioni non a norma, mentre sulla strada provinciale di Nola (Napoli), nel tratto Cicciano-Cancello, durante importanti lavori di sistemazione idrogeologica, sarebbero state usate barre di ferro di minori dimensioni e calcestruzzo di qualità inferiore. (Ansa).

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