Bitti, assalto alle Poste con la ruspa: ecco come ha agito il commando
I carabinieri al lavoro per risalire ai cinque malviventi che hanno portato via un bottino di 80mila euro
Bitti La banda della ruspa ha colpito ancora. A Bitti, in pieno centro, ieri 2 settembre, è stato preso d’assalto l’ufficio postale. Attorno alle 4 del mattino un gruppo di malviventi, dando prova di sangue freddo e conoscenza di tecniche di abbattimento avanzate, ha sventrato il muro dell’edificio, ha sradicato la cassaforte del Postamat e dopo averla caricata su un furgone, l’ha portata via. Alla guida, senza dubbio, un esperto escavatorista. Quel taglio preciso, quasi chirurgico, ha permesso ai banditi di mettere a segno il colpo in pochi attimi. Il bottino si aggirerebbe attorno agli 80mila euro.
Il commando, composto da almeno cinque persone, ha utilizzato una ruspa dotata di benna di scavo, di proprietà una ditta esterna che sta svolgendo lavori per il ripristino di alcune aree danneggiate dall’alluvione del 2020. Il mezzo era parcheggiato a poca distanza dall’ufficio postale, in una via laterale che da piazza Asproni, percorrendo il Corso, porta poi verso la parte bassa del centro abitato. Una strada a senso unico, sempre molto trafficata che i ladri hanno percorso per posizionare i mezzi e lasciarli pronti per l’assalto. Tutto secondo un piano studiato nei dettagli. L’azione si è consumata in una manciata di minuti.
L’ufficio che si affaccia sulla via principale del paese è a pochi passi dalla chiesa di San Giorgio. Pare che sia stato proprio il parroco ad allertare i carabinieri quando, intorno alle 6.30, poco prima della messa, dalla finestra della canonica ha visto il palazzo delle Poste sventrato. La chiamata a quel punto è stata immediata, anche se in ritardo rispetto al momento dell’assalto. Il sistema d’allarme collegato con l’ufficio centrale sicurezza delle Poste, infatti, ha inviato un segnale intorno alle 4 ma non è escluso che il funzionamento sia stato interrotto proprio a causa della rottura dei cavi, tranciati durante lo sfondamento del muro. Motivo che spiegherebbe l’intervento delle forze dell’ordine, quando ormai banditi e soldi erano già al sicuro. Forse nel piano criminoso nulla è stato lasciato al caso.
I carabinieri della Compagnia di Bitti coordinati dai colleghi del Reparto operativo del comando provinciale di Nuoro, hanno fatto partire la caccia all’uomo. Hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza dell’ufficio postale e delle abitazioni della zona, con la speranza di ricostruire l’esatta dinamica dell’assalto e dare un nome ai banditi. Anche se non è escluso che abbiano agito col volto coperto proprio per paura di essere ripresi. Gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo.
Sequestrata la ruspa, abbandonata dopo il colpo a poche centinaia di metri dall’ufficio postale. Si cercano tracce biologiche, residui di peli o capelli, segni. Qualsiasi cosa che possa eventualmente essere ricondotta agli autori del colpo. Lunedì era giornata di pensioni e non è escluso che si sia atteso proprio l’arrivo del denaro per poter entrare in azione. Il commando ha agito indisturbato. Era ancora buio quando la ruspa ha mirato allo sportello Postamat e con un “morso” violento se l’è portato via.
Non si sa ancora se la refurtiva sia stata caricata subito su un furgone guidato da un complice, o se l’operazione sia stata completata in un secondo momento. Saranno le immagini della videosorveglianza a regalare i dettagli dell’assalto. Nessuno in paese sembra essersi accorto di nulla. Le case che si affacciano sullo spiazzo davanti alle Poste sono disabitate. Per tutta la giornata sono stati organizzati posti di blocco. Nel primo pomeriggio, in una strada sterrata, è stato trovato un vecchio furgone abbandonato, privo di targhe. Sarebbe stato usato dai banditi che dopo aver percorso a tutta velocità via Firenze, avrebbero raggiunto la zona del campo sportivo e il rione di Gurumuru che conduce al quartiere di Gorofai. Da lì potrebbero aver preso altre strade per poi sparire nel nulla. «Ieri il risveglio per la comunità di Bitti è stato turbato da questo fatto – ha detto il sindaco Giuseppe Ciccolini –. Episodi come questi non possono che colpire negativamente un paese laborioso. Condanniamo aspramente azioni come queste. Proprio a settembre ospitiamo eventi importanti, richiamo ogni anno per centinaia di persone».
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