Olbia, Pediatria salvata in extremis: due medici da Tempio evitano la chiusura
Il reparto resta però appeso a un filo. Nelle ultime 48 ore il primario ha dovuto coprire il turno da solo senza pause
Olbia La Pediatria dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia è stata salvata in extremis. Da questa mattina (3 settembre) alle 8 il reparto era rimasto scoperto, dopo che il primario Angelo Attene aveva retto da solo un turno di 48 ore consecutive. In organico restano tre medici strutturati e un libero professionista, ma la realtà è che il libero professionista si trova all’estero per motivi familiari, una pediatra è in malattia e un’altra in congedo 104. Due gli specializzandi, uno dei quali in malattia, che comunque non possono lavorare da soli.
Senza rinforzi, il rischio era che la Pediatria chiudesse e che i piccoli pazienti finissero in carico al pronto soccorso, già in sofferenza, con l’aggravante di un punto nascita inevitabilmente in pericolo: senza la presenza del pediatra in sala, infatti, nessun parto – naturale o cesareo – può svolgersi in sicurezza.
La copertura è stata garantita all’ultimo momento grazie all’invio a Olbia di due pediatri da Tempio, che assicureranno i turni immediati, evitando così la sospensione del servizio. Una misura che porta sollievo, ma che resta temporanea e che lascia il reparto appeso a un filo..
Poche ore prima che si trovasse questa soluzione, Giuseppe Meloni, vicepresidente del consiglio regionale e assessore al Bilancio, aveva denunciato: «È inconcepibile e inaccettabile che proprio nel nord-est Sardegna, la parte dell’isola con il più alto numero di nascite e in costante crescita, si debba arrivare a un passo dalla chiusura della Pediatria. Se siamo a questo punto è per una cattiva programmazione degli anni passati, ma ora serve una risposta immediata per garantire il servizio». Meloni ha spiegato di essersi subito mobilitato, interfacciandosi con l’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi e con i vertici della Asl per trovare pediatri disponibili. «Per risolvere immediatamente l’emergenza si dovevano reclutare medici da altre sedi. E così è avvenuto. Sono arrivati i due pediatri da Tempio». Qualcuno, tra le corsie, ha sollevato il caso di Lanusei, dove sono in servizio cinque pediatri nonostante non ci siano né il punto nascita né il reparto di degenza.
«Rassicuriamo i cittadini: il servizio della Pediatria non subirà interruzioni o chiusure – sottolineano dalla Asl Gallura –. La Direzione aziendale sin dal suo insediamento è al lavoro per trovare soluzioni alle gravi carenze di personale specializzato in questo settore, che sono purtroppo comuni a quelle di tutte le Asl della Sardegna». (s.p.)